Continua l’agitazione dei lavoratori della Ilas Alveolater di San Martino Valle Caudina. Questa mattina, le maestranze hanno tenuto un’assemblea pubblica alla quale ha preso parte anche il parroco di San Martino Valle Caudina e gli amministratori del Comune irpino, con a capo il sindaco ed il vicesindaco. Nei giorni scorsi anche il consiglio comunale di San Martino ha tenuto un confronto sulla vertenza che coinvolge l’opificio della zona. Fillea CGIL e Filca Cisl continueranno a mantenere attivo il presidio allestito nei pressi dello stabilimento, dove è giunta la solidarietà e la partecipazione di amministratori e società civile.
“La vertenza della Ilas di San Martino – spiegano Antonio Famiglietti e Mennato Magnolia, segretari provinciali di Fillea e Filca – è un momento cruciale per l’intera zona. Nonostante l’esiguo numero di lavoratori coinvolti – spiegano i due segretari – la ILAS rappresenta un importante realtà produttiva. Ci rammarica e ci preoccupa l’atteggiamento di Filippo Fantoni, titolare della Ilas, che continua a eludere gli impegni e persino le richieste di incontro avanzate dal Prefetto di Avellino. Non sopporteremo – aggiungono Famiglietti e Magnolia – la sfrontatezza del gruppo Fantoni, che continua ad avere atteggiamenti ambigui, poco chiari, che non vuole incontrare le parti sociali, per definire il futuro della Ilas, mentre in altre realtà produttive della zona le attività vengono svolte regolarmente”.
Voci non ancora smentite riferiscono di un interessamento della Cementir di Caserta per rilevare l’azienda del gruppo Fantoni. “E’ un aspetto inquietante, perché – dicono Fillea e Filca – la Cementir non produce laterizi, ma cemento e c’è il rischio che la Cementir sia solo interessata alla cava annessa alla ILAS e non al futuro produttivo dell’azienda e lavorativo dei 38 lavoratori. Ci auguriamo che venerdì, giorno in cui è fissato il nuovo incontro dal Prefetto di Avellino, Filippo Fantoni possa essere presente al tavolo e fare chiarezza sull’intera vicenda, sulle reali intenzioni del gruppo, a tutela esclusiva del futuro dei lavoratori. Intanto – concludono i segretari – la battaglia dei lavoratori non si ferma ed il presidio rimarrà attivo fin quando non ci saranno nuove risoluzioni sulla vicenda, che rischia di essere esplosiva per l’intera area caudina”.
Fillea e Filca ribadiscono, inoltre, la necessità di porre la massima attenzione sulla vertenza Ilas che “vive l’aggravante di essere esplosa in una zona di confine e di aver ricevuto poca attenzione da parte delle istituzioni, fatto salvo l’interessamento delle amministrazioni locali. La Ilas – concludono – è un patrimonio delle province di Avellino e Benevento ed una chiusura rischia di essere lacerante per il tessuto sociale dell’intera area ed avere pesanti ricadute in termini sociali, sul territorio”.