Il truffatore dello specchietto ci ricasca e finisce agli arresti domiciliari

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SERINO- Stavolta aveva individuato meglio la vittima, visto che l’ultima volta aveva tentato di truffare un vicequestore, ma ha dovuto comunque fare i conti con la Polizia, che lo ha bloccato nel quartiere Quattrograna, dopo la segnalazione dalla Centrale Operativa da parte della vittima. Il 29enne di Contrada Quattrograna, difeso dagli avvocati Gerardo Santamaria e Valerio Stravino ci ricasca. Anche se stavolta è accusato di tentata estorsione e violenza privata aggravata ai danni di un automobilista che, nella serata di ieri lungo il Raccordo, allo svincolo di Serino, dopo aver superato la vettura sulla quale viaggiava il ventinovenne truffatore aveva sentito un colpo forte contro la vettura. E anche per l insistenza dello stesso ventinovenne che sbraitava dalla sua vettura, si era fermato alla prima piazzola per verificare cosa fosse avvenuto. “Hai visto che danno mi hai fatto?” La classica frase usata per la truffa. Aggiungendo che aveva fretta di portare la moglie in ospedale e quindi si sarebbe “accontentato” di 100 euro. La vittima sarebbe stata anche minacciata con un’arma (non trovata e circostanza negata dal ventinovenne) perché voleva fotografare la targa della vettura del truffatore. Inutile la fuga nel quartiere di Quattrograna. Bloccato dalla Polizia, gli agenti della Volanti di Via Palatucci. Comparso davanti al Gip Antonio Sicuranza, che ha applicato la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.