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Il questore Picone: Avellino non è Sodoma e Gomorra, la società civile però si svegli

Un duro richiamo del Questore di Avellino Pasquale Picone alla società civile, che deve svegliarsi e iniziare a fare valutazioni anche sulle responsabilità a vari livelli, “compreso quello politico”. Uno dei passaggi più applauditi dell’intervento di Picone è stato quello in cui ha definito inaccettabile che si dia spazio per sentenziare anche sullo stato della città a determinati personaggi. Pesante la metafora usata dal questore di Avellino: come se si chiedesse un parere a un capoclan “tanto lo veicoliamo”. Il questore lo dice a parole chiare: “se si dimentica il passato non si può leggere il presente. Quando si fa una valutazione dell’oggi si dimentica del passato – ha ammonito Picone – Per cui oggi si dice: c’è stata una sparatoria in Viale Italia, qualche giorno fa c’è stato un danneggiamento con esplosione di colpi di arma da fuoco all’indirizzo delle vetrate di una concessionaria e di un altro locale commerciale, però ci si dimentica che nel 2003 e negli anni in cui l’attuale Procuratore della Repubblica era alla Direzione Distrettuale Antimafia, si facevano degli omicidi sotto casa, si ammazzava davanti alla Posta di Mercogliano, si piazzava una bomba a un Centro di Telefonia di Mercogliano, per giunta anche dei danneggiamenti, degli incendi e delle bombe, addirittura a una lavanderia di Mercogliano. Quindi, questa poca memoria fa sì che Avellino venga considerata probabilmente come una città da Sodoma e Gomorra. Avellino è una città su cui si può lavorare, ma si deve farlo tutti insieme”.

LA SOCIETA’ CIVILE SI SVEGLI: RIFLETTA ANCHE SULLE RESPONSABILITA’ POLITICHE

Il problema per il questore di Avellino è anche capire a cosa faccia riferimento l’insieme delle persone che devono lavorare. “Nell’ ultimo periodo vedo esclusivamente una delega alla scuola e alle forze dell’ Ordine”. Dal palco dell’Eliseo Picone ha anche espresso quello che avviene magari davvero in tante famiglie , lo ha fatto con una sottile e sapiente ironia: “Tanto non è compito mio intervenire su mio figlio che arriva alle quattro del mattino ubriaco, ma la scuola non fa niente, non me ne voglia il provveditore, ovviamente la mia e’ pura ironia. Oppure: le forze dell’ ordine che hanno fatto? Se il ragazzo utilizza sostanze stupefacenti e torna a casa, la domanda è: ma che stanno facendo le forze dell’ordine? Ma perché non individuano lo spacciatore? Vi assicuro che tutte le forze dell’ordine, parlo come questore non solo come responsabile della Polizia di Stato. Tutte le forze dell’ordine fanno il massimo in questa città e continueranno a fare il massimo. Però c’è bisogno che qualcuno si svegli e guardi all’interesse pubblico reale, non lasci il Centro Autismo chiuso da anni, non lasci la Piscina Comunale chiusa da decenni, questo è un fatto. Non svenda i beni pubblici. Dico cose che sono sotto gli occhi di tutti. Avellino e’ una citta’ piccola e bastano cinque minuti per fare un giro in tutta la città. Queste cose si vedono e si fa finta di non vederle. Poi si ssntenzia, si sentenzia anche sulla stampa. Addirittura sulla stampa si da spazio a delle persone per dire la loro. E’ come se domani mattina mi sveglio, vado dal capoclan dei Graziano e gli dico: ma tu sai, dici pure la tua, tanto poi la veicoliamo. Pero’ ci si dimentica di quello che ha fatto. Allora non va bene. Non possiamo noi accettare una cosa del genere, non la posso accettare io come questore. Metto in croce il mio personale, per dare delle risposte. Ma mi aspetto che la società civile faccia le sue valutazioni sempre ed imputi responsabilità ai vari livelli, compreso quello politico”.

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