Il Partito Pensionati ‘manifesta’ al mercato di Lauro

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Lauro – Manifestazione, questa mattina, del Partito Pensionati nell’area mercato di Lauro, per richiamare l’attenzione sul difficile momento che sta attraversando l’Italia e la nostra provincia. Attivisti del Partito Pensionati hanno distribuito volantini e parlato con i cittadini mentre decine di bandiere venivano fatte girare lungo tutta l’area del mercato.

Il leader provinciale del Partito Pensionati, Antonio de Lieto, incontrando i cittadini ha dichiarato: “La situazione per una fascia larghissima di cittadini si sta aggravando mentre si assiste alla cancellazione del ‘ceto medio’. Questo Governo sta deludendo fortemente ed a nulla servono le maratone televisive per far passare il messaggio del ‘tutto va bene’. Non è affatto così e ne sanno qualche cosa quei milioni di pensionati che da decenni non ricevono un aumento vero e che vedono la loro pensione impoverirsi, mese dopo mese e che nell’ultimo decennio ha perso oltre il 40% del valore. La tanto pubblicizzata ‘social card’ rivela tutti i suoi limiti a cui si aggiungono enormi problemi nella distribuzione con card non ricaricate e con figuracce nei pochi esercizi commerciali che accettano questo ‘bancomat per i poveri’, per il credito non disponibile. Il problema vero non è una presunta diversa distribuzione di tale tessera ai danni del Nord, la verità vera è che è l’intera operazione ad essere sbagliata, al nord come al sud. Questo ‘attestato di povertà’ – ha concluso de Lieto – non può essere utilizzato nei mercati, nei piccoli negozi, perché generalmente non in possesso del Pos, e non sono poi tanti i supermercati che lo accettano. 40 euro sono già una miseria se poi, in pratica, secondo i limiti previsti, sono in pochi a poterne usufruire e presenta tanti inconvenienti, alla fine induce moltissimi beneficiari a rinunciare al ritiro oppure, avendola ritirata, a rinunciare all’utilizzo. La realtà vera è l’urgente necessità di aumentare le pensioni perché milioni di pensionati da anni non ricevono un aumento, ed oramai devono rinunciare a tutto e non riescono più a sostenere neppure le spese essenziali. Per rivitalizzare i consumi ed aiutare non solo la povertà estrema, ma anche chi sta diventando povero, sono necessarie riforme strutturali e non iniziative ad uso televisivo e provvedimenti che si stanno rivelando soltanto degli spot”.

“Nel nostro Paese – ha dichiarato il Segretario Sezionale Salvatore Mazzolac’è scarso rispetto per i disabili e disattenzione da parte delle Istituzioni per i loro problemi. I diritti, la dignità e la salute fisica e psichica dei disabili nel nostro Paese, troppe volte non sono tutelati. I disabili sembrano essere considerati cittadini di serie “B”: le barriere architettoniche sono largamente presenti e stentano a scomparire e tanti disabili, sono addirittura ‘prigionieri in casa’ o non possono accedere a sale cinematografiche, teatrali o, addirittura ad edifici pubblici. Che dire poi delle pensioni da fame di cui godono i disabili? 250 Euro al mese: una vera miseria con la quale non si può certamente vivere. Per quanto attiene all’impegno del Governo italiano ad aumentare l’età pensionabile per le donne del pubblico impiego sia pure con criteri di flessibilità e gradualità, per ottemperare ad una sentenza della Corte di Giustizia europea, non c’è una adeguata opposizione da parte del Governo italiano che ha accettato il pronunciamento del Tribunale europeo. Il Partito Pensionati ricorda al Governo Berlusconi, che le donne, nella società italiana, oltre a lavorare ed a svolgere il ruolo indispensabile di mogli e di madri, sono tante volte costrette ad occuparsi di familiari anziani e invalidi ed è comunque sulla donna che ricade il peso delle famiglie ed in particolare della crescita e dell’educazione dei figli, ed è proprio questo ruolo, che la società assegna alla donna, che consente di sopperire alle troppe lacune in termini di aiuto alle famiglie, di educazione e di assistenza”.

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