Irpinianews.it

I vini d’Italia a Mondo Aglianico di Ariano Irpino

“Mondo Aglianico”, Fiera Nazionale che chiude il calendario di eventi previsti per il 2012, il “Fiere della Campania”, apre alle altre eccellenze enologiche dei territori limitrofi e del Sud Italia, accogliendo lo stand della Camera di Commercio di Benevento con i vini delle cantine del Sannio, tra cui spiccano quelle produttrici di Aglianico del Taburno, vino che ha ottenuto la DOCG e rappresenta un’interessante variante, molto apprezzata in Italia e all’esterno, del vitigno autoctono originario della Grecia. A far mostra di se anche i vini della Regione Lazio la cui produzione vitivinicola fa riferimento principalmente a due distretti produttivi: I castelli Romani, nella zona dei Colli Albani e il Viterbese, indicato anche con l’antico termine di Tuscia. La provincia di Rieti condivide con quella di Roma un ambito produttivo nei Colli della Sabina, lungo il Tevere. Analogamente avviene con Frosinone per la produzione del rosso Cesanese. Latina si pone, infine, come nuova frontiera dell’enologia regionale con gli interessanti impianti di Aprilia e del Circeo. Il Lazio è terra di vini bianchi. Le statistiche parlano chiaro: Malvasia del Lazio e Malvasia bianca del Candia da sole coprono oltre il 55% del vigneto regionale e se a esse si aggiungono Trebbiano Toscano e Trebbiano Giallo si supera agevolmente il 70%. Anche i rossi hanno buoni risultati nelle specie autoctone, come il Nero Buono di Cori e le varietà di Cesanese, e registrano introduzioni di Sangiovese, Montepulciano e Merlot. Presente nell’area espositiva di Mondo Aglianico anche lo Stand della Regione Sicilia, presso il quale è possibile degustare una selezione di dolci, creme ed erbe officinali di produzione biologica, come i Cruddrìreddrì, tipici biscotti cotti nel vino rosso, le mandorle secche e sgusciate, la pasta di mandorle, il pesto e la crema di asparagi, le confetture di cipolla, il pesto di olive nocellare del Belice e il pesto di finocchietto selvatico. “Mondo Aglianico” è dunque l’occasione per scoprire non solo le proposte dell’enoturismo locale, ma anche quelle delle altre regioni italiane, in uno scenario di sapori e cultura che ha il suo punto focale nel vitigno autoctono locale.(Alberto D’Errico)

Exit mobile version