Irpinianews.it

I socialisti contro Capone: “Basta coi Consigli in orario di lavoro”

Montella – In data 22 novembre 2011 il consigliere di minoranza del Partito Socialista al comune di Montella, nonché capogruppo di “Alternativa Riformista Insieme per Montella”, Salvatore Cianciulli, ha provveduto a protocollare presso il comune una lettera rivolta al sindaco Ferruccio Capone e per conoscenza alla segretaria comunale e ai consiglieri tutti, nella quale si stigmatizza il comportamento della maggioranza consiliare che si ostina a convocare i Consigli Comunali nei giorni feriali e in orari lavorativi limitando la eventuale partecipazione della cittadinanza e creando spesso problemi ai consiglieri comunali stessi. Non ravvisando l’utilità e la necessità di questa prassi inaugurata dall’attuale maggioranza e credendo fermamente che tale comportamento oltre a limitare la possibilità della cittadinanza, vero baluardo di ogni “democrazia partecipata”, di poter assistere e giudicare i lavori consiliari e in contrasto anche con le recenti indicazioni del legislatore che, modificando l’articolo 38 comma 7 del TUEL con la legge 148/2011, afferma: “Le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti.“ Pertanto si richiede al sindaco di rivedere questa prassi e si propone di convocare i consigli comunali nei giorni festivi, se possibile, per offrire alla popolazione la possibilità di assistere alle sedute consiliari.

Di seguito si allega il testo integrale della lettera protocollata dal consigliere Cianciulli Salvatore.

“ Egregio Signor Sindaco,
negli ultimi tempi stà prevalendo l’uso di convocare i Consigli Comunali nei giorni feriali ed in orario lavorativo. A mio avviso in questo modo si va limitare notevolmente la eventuale partecipazione della cittadinanza, ed inoltre si creano non pochi problemi ai consiglieri comunali tutti. Per questo motivo non si capisce bene quali sia l’obiettivo che si vuole perseguire continuando con questo criterio, se non quello di limitare ulteriormente la democrazia partecipata. Dello stesso mio avviso peraltro pare sia il legislatore se è vero, come è vero, che l’articolo 38 comma 7 del TUEL è stato così modificato dall’art.16, comma 19, decreto-legge n°138 del 2011, convertito dalla legge n°148 del 2011: “Le sedute del consiglio e delle commissioni sono pubbliche salvi i casi previsti dal regolamento e, nei comuni con popolazione fino a 15.000 abitanti, si tengono preferibilmente in un arco temporale non coincidente con l’orario di lavoro dei partecipanti”. Per tale motivo se una volta per motivi eccezionali può essere accettata la convocazione in giorno feriale durante l’orario lavorativo, non può certamente diventare una consuetudine. A tal proposito quindi il sottoscritto, in qualità di capogruppo di Alternativa Riformista, chiede che i Consigli Comunali vengano convocati in orario non lavorativo e preferibilmente la domenica mattina“.

Exit mobile version