‘I Popolari’ di Giuditta si alleano con De Mita: “Ora siamo a casa”

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Avellino – Nessun passaggio ma, più semplicemente, un ritorno a casa. In questa frase si riassume l’incontro che questo pomeriggio ha visto protagonista il movimento de ‘I Popolari’ di Pasquale Giuditta riunitosi in conferenza stampa presso la sede di via De Conciliis ad Avellino. Nel corso del vertice è stata ufficializzata l’adesione al progetto politico di ricostruzione del centro: “Oggi annunciamo l’adesione del nostro giovane movimento alla Costituente di Centro. – ha riferito il sindaco di Summonte – La nostra scelta è naturale conseguenza della unione di intenti e della cultura politica Costituente”.
Al tavolo dei lavori erano presenti Valentino Bellino, sindaco di Sant’Andrea di Conza, Angelo D’Amelio, segretario provinciale dell’Udc storico e Giuseppe De Mita, coordinatore provinciale della Costituente. Presenti in sala simpatizzanti ma anche tanti amministratori che con Giuditta aderiranno al nuovo progetto di centro.
“Diciamo ‘no’ ai partiti basati solo sulle personalità. – precisa Giuditta – Aderiamo ad un progetto politico non ad un uomo singolo, anche se la Costituente è formata da persone di prestigio che mettono il progetto politico avanti”. Una scelta maturata da tempo e che ha avuto anche l’avallo dai fatti di Todi, dove i vertici dell’Unione di Centro hanno ufficialmente dichiarato di volersi imporre sulla scena nazione con l’obiettivo di ‘sconfiggere’ il bipolarismo in base ad un programma di rinnovamento. “L’appello di Casini e Cesa nel corso del convegno di Todi – ha continuato Giuditta – è la chiara lettura di una volontà di costruire un grande partito di centro che sia unità di valori ed etica dello stesso modo di far politica e pensare”. Negli obiettivi di Giuditta il rilancio della provincia: “Cercheremo di dare un grandissimo apporto alla Costituente, in questo momento fattore necessario ad un paese che vive un momento di forte crisi morale ed economica. L’Irpinia necessita di serie prospettive di rilancio. Da amministratori di territori, il nostro impegno sarà costante: ogni giorno ci mettiamo a disposizione del nostro paese cercando di dare risposte concrete ai nostri concittadini”.
Né col centrodestra nè col centro sinistra: “Il momento di empasse nel Pd deve portare ad una fase di riflessione anche nel PdL dove c’è ancora tanta confusione nella progettualità politica”. Ma Giuditta avverte: “Sarebbe un errore alzare un muro tra noi ed il Pd”.
Una scelta che secondo Angelo D’Amelio deriva direttamente dal volere della gente: “La strada dell’UdC porterà a grandi risultati perché in Italia c’è piena condivisione da parte dell’opinione pubblica, così come dimostrano gli ultimi risultati in Sardegna”.
Ad alimentare poi l’accesa sfida tra democratici e demitiani ci pensa Giuseppe De Mita che nel suo lungo excursus analizza le cause e le prospettive di una crisi politica attuale “… iniziata nel lontano 1994 è che ha avuto come suo apice il ribaltone del Governo Prodi”.
Riflessi di una crisi che si è fatta sentire anche in Irpinia: “Il Pd si è dimostrato incosciente più che arrogante – ha riferito De Mita –: questa è la premessa che porterà alla destrutturazione del PdL così come, sul finire degli anni ’80, le lotte intestine nel Partito Comunista portarono alla crisi all’interno della Democrazia Cristiana”.
“Il Pd irpino, – aggiunge – che si autodescrive come un gruppo formatosi lontano dai giochi di poteri, è costretto a dire bugie per tenere incollati i cocci di una coalizione che non esiste”.
Rilanciando, infine, il progetto di adesione di Giuditta alla Costituente, De Mita conclude: “Concorriamo tutti verso un unico fine: ricostruire il passato per cancellare dall’Irpinia i mestieranti della politica”. (di Antonio Pirolo)

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