I NUOVI COLORI DELLA POLITICA

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Il nuovo look di Antonio Bassolino fa discutere. Dal grigio allo scuro, il Governatore tira dritto per la sua strada, Sales sbatte la porta, Paolucci pure, resistono e approvano gli irpini irriducibili con in primis Mario Sena e Rosetta D’Amelio, senza dimenticare Montemarano e altri gratificati supporters storici. Le ultime news della politica regionale confermano le difficoltà del centrosinistra superstite in Campania che si aggrappa a tutto pur di non affondare. Dalla capitale partenopea viene evidenziato lo sperpero dei cellulari d’oro, quasi una scoperta dell’America, con la stizza anche di chi si offende per la violazione della privacy. I benefit per assessori e consiglieri, completi di macchine blù, permesso per la sosta, trasporti gratis, personal computer,etc.etc, diventano pertanto il pane quotidiano di chi è al servizio della gente. Non ci si scandalizza più di niente: tutto fa brodo anche perché la programmazione economica è alle porte e il futuro va… gestito per ripianare i debiti della sanità e quindi le elezioni successive. Sono in molti a voler tirare le orecchie a Veltroni per alcune candidature senza nessuna giustificazione con la Campania terra di conquiste e di lacerazioni ormai insanabili. Nel Pd dei nuovi parlamentari eletti senza voto e senza nessuna presenza in un convegno, i reduci del“si può fare”, si accostano ai congressi in modo dimesso e con il timore di ritrovarsi alleati gli ex amici oggi nemici in cerca di vendette. Il Pd delle primarie e delle tessere si aggrappa alla speranza sempre più flebile che domani forse è un altro giorno ma so c….. amari per resistere ai giochi di potere dei tanti che in Irpinia hanno votato l’Unione di Centro di Ciriaco De Mita da sempre alleato di Bassolino, l’uomo che occupò i banchi delle Frattocchie e che oggi fa il verso a Berlusconi. Il Governatore insomma resiste sulla sedia della Regione facendo incazzare di brutto qualche esponente del Pdl, ad iniziare da Franco D’Ercole e Ronghi, tra i pochi a non arrendersi ai vari blitz del “regime”. Nel guardaroba della politica c’è poco da scegliere: tu puoi essere anche parlamentare, ma senza voti ed in particolare senza la necessaria stima, caro amico/a non sei nessuno. Aumenta il disagio dei tanti che sono stufi di assistere al mercimonio: dei figli di papà, delle laureate starnazzanti, delle veline in cerca di sponsor, dei tanti ossessionati dal diritto di rappresentatività e dai politici che non hanno mai pagato un parcheggio e una bolletta. Aggiungi anche, il Pd dei “simpatizzanti”, il Pdl dei tanti che inviano solo fax, dalla cipolla ramata alla guerra in Afghanistan, dall’Udc dalle dichiarazioni nette alle smentite del giorno dopo, alle nomine consolidate per appartenenza, alle puntualizzazioni di Rosetta, al pallone che si è sgonfiato, quello a spicchi che si è stabilizzato, la differenziata che non decolla, i camion di monnezza che arrivano, con la gente che impreca con il vaffanculo sempre più sommesso…anche per non offendere più di tanto i manovratori, e ci si rende conto che siamo nel caos. Si fa quel che si può e si discute ormai solo di cose frivole: i Pugliese lasciano, arrivano i Carino, e dove metti Ercolino? Galasso che fa quasi rima con Biazzo, Green che diventa un turco, le ali nel vento di Giuseppe De Mita ormai slogan di proprietà del mitico Buffon, Sibilia lascia e Castelluccio entra, De Simone rilancia e Maselli frena. In Irpinia insomma le emozioni si susseguono: i blog sono sempre più anonimi, i politici sempre più individualisti e la gente menefreghista. Siamo dunque in linea con le tendenze: quelle vecchie le conosciamo, di nuovo, oltre al colore dei capelli del Governatore, tutto appare molto, ma molto grigio. La Vittoria non è dietro l’angolo….

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