E in molti si sono chiesti “ma è possibile che una stazione sciistica abbia la guardia medica chiusa, non ci sia un’ ambulanza per il primo soccorso e per avere un po’ di assistenza si deve prendere la propria vettura e spostarsi per più di 15 chilometri?” Il sindaco Nigro aveva preso ufficialmente l’ impegno a controllare che il tutto funzionasse.
Alle parole non sono seguiti i fatti. Eppure puntualmente i concessionari della stazione sciistica mettono a disposizione un locale per ospitare la guardia medica. Il locale è riscaldato, ma la porta dal medico di turno non viene mai aperta. Un servizio del genere è fondamentale in una località sciistica, soprattutto quando viene gente in modo massiccio. Nella domenica odierna non sono mancati gli incidenti, non solo sugli sci, ma anche tra coloro che erano venuti in Irpinia per godersi un panorama mozzafiato. Un pedone di origine indiana, in gita con un gruppo di amici è stato salvato grazie all’intervento degli uomini del soccorso piste e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Ha avvertito un malore mentre era in montagna, dovuto con ogni probabilità ad un calo ipoglicemico, accasciandosi al suolo e perdendo i sensi. Immediatamente è stato trasportato verso valle a bordo di una barella. Spavento e apprensione tra gli amici in attesa che giungesse l’autoambulanza. Tutto si sarebbe evitato se la guardia medica fosse stata funzionante.