Furto o bravata? Saranno le immagini della videosorveglianza, almeno si spera, a stabilirlo. In entrambi i casi l’episodio è gravissimo ed i cittadini sono increduli.
Il defibrillatore era stato donato insieme ad altri due ed alle relative colonnine, dalla Pubblica Assistenza Grottaminarda alla comunità nel corso di un convegno sul volontariato lo scorso giugno.
Ora sul gravissimo episodio, scoperto martedì, stanno lavorando i Carabinieri della Stazione di Grottaminarda ai quali è stata sporta denuncia proprio da parte dell’Anpas.
«Sono state subito acquisite le registrazioni delle videocamere site nei pressi della colonnina di defibrillazione che – spiega l’amministrazione comunale – non a caso, è stata installata (così come le altre) in aree videosorvegliate. C’è sconcerto e delusione per un gesto così grave. Il defibrillatore è uno strumento salva vite e atti del genere non sono giustificabili in nessun modo.
L’amministrazione è vicina all’Anpas di Grottaminarda e a tutta la collettività che ha ricevuto in donazione i dispositivi e che oggi si vede privata di un bene di un valore inestimabile vista la funzione dello stesso. Ora non resta che attendere la conclusione delle indagini per punire gli autori del furto».
«A breve – aggiunge il sindaco Marcantonio Spera – provvederemo a reintegrare il defibrillatore mancante, a posizionare un altro a Carpignano migliorandone le protezioni, e ad iniziare i percorsi di preparazione all’utilizzo. Ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano ad individuare i responsabili del furto».