Grottaminarda – Apre i battenti, dopo decenni di abbandono e 30 anni di lavori, il Castello D’Aquino. Oggi pomeriggio alle 17 la cerimonia di inaugurazione che vedrà le presenza di Nicola Mancino, vicepresidente del Csm, cui spetterà l’onore di tagliare il nastro, Ortensio Zecchino, presidente della Biogem, Oreste Ciasullo, presidente della Comunità Montana dell’Ufita, il vescovo della Diocesi di Ariano, Giovanni D’Alise e dei sindaci del territorio. Entusiasta il sindaco Giovanni Ianniciello: “La struttura sarà la casa della cultura grottese, accoglierà il Museo e la Biblioteca ed è in discussione anche il progetto di creare tra le mura del Castello un ‘Cafè Letterario’”. Ma quella culturale non è la sola dimensione a cui sarà votata la gestione e la valorizzazione dell’antico maniero: “Stiamo ragionando anche sulla possibilità di realizzare una filiera enogastronomica che abbia come tappa il Castello D’Aquino”. Il castello fu acquistato dalla famiglia Buonopane e i lavori di ristrutturazione cominciarono all’indomani del sisma del 1980 che provocò ingenti danni alla rocca. “Il castello sarà inserito nel circuito ‘Reggio Tratturo’. – ha dichiarato Michele D’Ambrosio – Nelle altre stanze saranno probabilmente installate un’emeroteca, una sala di informatica e un piccolo auditorium”. La modalità di ingresso per i visitatori è per ora gratuita ma molto probabilmente in futuro verrà disposta l’entrata a pagamento per raccogliere gli introiti necessari alla manutenzione e alla gestione della struttura che richiede circa 100 mila euro di spese annue.
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