Grassi (M5S): “Inopportuna presenza di Mori e De Donno a incontro sulla legalità con gli studenti”

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“Considero quanto mai inopportuna la partecipazione di due ufficiali dei carabinieri, Mario Mori e Giuseppe De Donno, ad un incontro con gli studenti presso l’Istituto comprensivo di Serino (Avellino). Hanno subito una condanna in primo grado nell’ambito del processo sulla Trattativa tra lo Stato e la Mafia”.

Lo afferma in una nota il senatore irpino del Movimento 5 Stelle Ugo Grassi, capogruppo nella commissione Affari Costituzionali.

“Giacché si tratta di due servitori dello Stato – aggiunge Grassi – è ovviamente auspicio di tutti che il processo possa concludersi restituendo loro quella rettitudine messa in dubbio da una sentenza, anche se non definitiva. Sarebbe stato però opportuno da parte loro evitare di partecipare ad eventi ove è richiesta la testimonianza dello Stato quale custode della legalità”.

“E la stessa scuola avrebbe fatto bene a considerare che per formare gli studenti è preferibile invitare persone che anche da un punto di vista simbolico possano essere testimonianza di legalità e impegno contro le mafie e contro ogni inquinamento tra le istituzioni e la criminalità organizzata. I ragazzi hanno bisogno di messaggi forti e espliciti, devono sapere da che parte sta lo Stato”.

“Quanto alle parole pronunciate a margine dell’evento dal generale Mori, che si augura di poter vedere morire i suoi nemici, devo sottolineare che da estimatore dell’Arma dei Carabinieri e delle forze dell’ordine tutte, mai avrei voluto sentirle pronunciare da un alto esponente della Benemerita. Per forma e modi, sviliscono le istituzioni”.