Ha deciso di togliersi la vita a 102 anni, terrorizzato dall’idea di dover abbandonare il suo villaggio. Questo almeno la spiegazione più plausibile del gesto fornita dai familiari di un ultracentenario giapponese di Iitate, che si trova a quaranta chilometri dalla centrale di Fukushima n.1. L’uomo, secondo i media giapponesi, si è tolto la vita martedì dopo che il governo di Tokyo ha annunciato il proposito di ampliare l’area di evacuazione, includendo il villaggio di Iitate dove già erano stati registrati valori di radioattività decisamente più alti alla norma. L’estensione della fascia di sicurezza, a fronte dei venti chilometri iniziali, è legata alla considerazione degli alti livelli di radiazione accumulatisi in alcune zone dopo il terremoto e lo tsunami dell’11 marzo scorso che hanno causato il più grave incidente nucleare del mondo, dal disastro di Chernobyl del 1986.
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