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Gianfranco Rotondi, il segretario di Rivoluzione Cristiana minacciato di morte sul web

Gianfranco Rotondi

Il dibattito tra il segretario di Rivoluzione Cristiana, Gianfranco Rotondi ed il deputato cinquestelle Alfonso Bonafede, ieri, ha trattenuto davanti alla TV un milione e seicentomila ascoltatori, facendo schizzare il programma di La7 Ottoemezzo e la Gruber al sei e mezzo di share. Ma è stata la rete ad incoronare il faccia a faccia come trend topic: per un attimo l’hashtag #megliolacasta scavalca la classifica, ma poi è Rotondi stesso a primeggiare.

Lo scrive, in una nota, l’Ufficio Stampa del segretario nazionale di Rivoluzione Cristiana e deputato di Forza Italia, Gianfranco Rotondi.

Migliaia le reazioni su tutti i social – prosegue la nota – purtroppo non tutte innocue: il popolo dell’antipolitica ha contestato le tesi di Rotondi con qualche eccesso, e talvolta con vere e proprie minacce. Sono state, pertanto, allertate sia le forze di polizia che, nelle prossime ore, la polizia postale. Larga solidarietà in rete a Rotondi. Il primo ad esecrare le minacce di morte al segretario Rc è stato l’ex deputato Guido Crosetto, poi man mano si sono dissociati molti cittadini simpatizzanti del cinquestelle.

“Il dado è tratto – ha commentato l’ex ministro Rotondi – destra e sinistra sono finite, il prossimo bipartitismo è tra politica e ad antipolitica, e ieri io ci ho messo per primo la faccia; non era facile per me, ma nemmeno per Alfonso Bonafede, cui riconosco garbo, civiltà ed onestà intellettuale”.

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