Franco Arminio, scrittore, poeta e regista che ha sempre avuto un legame profondo con la sua terra, ha recentemente condiviso un messaggio di solidarietà e vicinanza alle persone del suo paese, Bisaccia, che in questi giorni hanno subito l’intrusione di sconosciuti nelle proprie case.
“Esprimo la più grande vicinanza possibile alle persone del mio paese che in questi giorni si sono viste entrare persone in casa. Non sono visite di cortesia. Sono cose che fanno male, danno un senso di impotenza. Accade di giorno, accade di trovarti con delle persone che buttano per aria ogni cosa in cerca di una ricchezza che spesso non c’è. Fa male vivere in un paese dove all’inizio di marzo un vento gelido ti taglia la faccia e dove ogni giorno avvengono due, tre di questi ingressi abusivi nelle case. Questo post volevo scriverlo ieri sera, poi un poco stupidamente ne ho fatto uno su il mio ultimo libro. Mi è presa la voglia di andare in soccorso di un libro che non ha nessun bisogno di essere aiutato. Oggi me ne sto in giro a parlare con la gente del mio paese, sicuramente faccio una cosa più utile che raccontare le mie imprese letterarie. Io credo tantissimo a Caraluce e all’idea di letteratura che contiene, ma devo rassegnarmi al fatto che le passioni estreme qui sulla Rete si fa fatica a raccontarle. Vorrei organizzare un’assemblea con la gente del mio paese, vorrei confrontarmi sullo sconforto in cui siamo caduti, ma siamo al punto che molti in questi giorni non se la sentono di uscire di casa, hanno paura che poi qualcuno prova a entrare nelle troppe case sparse e isolate, le case invisibili di un Europa e di un’Italia in cui la vita comunitaria è una larva tristissima e ognuno deve trovare da solo un senso alla sua giornata, compresa la paura di trovarsi di fronte a qualcuno che cerca non il tuo essere ma i tuoi averi”.