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Sono ben 474 i comuni campani a rischio frane o alluvioni, ossia l’86% del totale. Tra i 5 capoluoghi campani, il primato di provincia più fragile va a Salerno, con il 99% delle municipalità classificate a rischio. Seguono Benevento e Avellino, rispettivamente con il 96 e l’88% delle amministrazioni esposte al pericolo di frane e alluvioni. Caserta e Napoli, invece, si attestano sulle soglie del 77 e del 62%.
L’80% dei comuni ha abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi o in aree a rischio frana, il 25% delle amministrazioni presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio, mentre il 54% ha edificato in tali aree strutture e fabbricati industriali, con evidente pregiudizio non solo per l’incolumità dei dipendenti ma anche per eventuali sversamenti di prodotti inquinanti nelle acque e nei terreni.
Ancora, nel 22% dei casi sono presenti in zone a rischio anche strutture sensibili, come scuole e ospedali.
Complessivamente, tra abitazioni, strutture industriali e strutture sensibili si può stimare, per estrapolazione, che nei 474 comuni campani classificati a rischio dal Ministero dell’Ambiente e dall’UPI, siano esposte un numero di persone dell’ordine delle 300 mila.