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FOTO/E’ un Avellino da sballo: i lupi strapazzano il Frosinone

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Avellino-Frosinone 3-0

Avellino (4-3-1-2): Gomis; Pisacane, Ely, Fabbro, Bittante; D’Angelo (40’ st Almici), Arini (25’ st Zito), Kone; Sbaffo; Mokulu (31’ st Castaldo), Trotta.
A disp.: Frattali, Bavena, Regoli, Soumarè, Angeli, Comentale.
All.: Massimo Rastelli

Frosinone (4-4-2): Pigliacelli; Zanon (16’ st Lupoli), Russo, Blanchard, Pamic (16’ st Ciofani M.); Paganini, Gori, Sammarco, Soddimo (24’ st Santana); Ciofani D., Lupoli.
A disp.: Zappino, Frana, Preti, Cosic, Fraiz, Ranelli.
All.: Roberto Stellone.

Arbitro: Luigi Nasca della sezione di Bari.
Guardalinee: Vincenzo Soricaro della sezione di Molfetta e Pasquale Cangiano della sezione di Napoli.
Reti: 5’ pt rig. Trotta, 6’ st D’Angelo, 39’ st Castaldo
Note: ammoniti al 17’ pt Carlini (F), al 29’ pt Fabbro (A), al 37’ pt Zanon (F), al 46’ pt Russo (F), al 14’ st Blanchard (F), al 30’ st Pisacane (A), al 34’ st Ciofani M. (F), al 38’ st Sbaffo (A), al 42’ st Lupoli (F); angoli 6-2; recupero 1’ pt e 5’ st

Avellino – Claudio De Vito

Reduce dal doppio successo su La Spezia e Latina, l’Avellino vuole triplicare contro il Frosinone per spiccare il volo nell’intasata zona play-off. Rastelli però deve fare i conti con l’improvviso forfait di Castaldo che durante la notte ha avvertito qualche problema influenzale. Il tecnico biancoverde pertanto è costretto ad operare una mini rivoluzione che promuove cinque calciatori. Rispetto ad una settimana fa, oltre a Castaldo, fuori Regoli per scelta tecnica, Comi e Chiosa per squalifica, e l’infortunato Schiavon che lasciano il posto ai vari Fabbro, Kone, Sbaffo e Trotta. Gli interpreti cambiano di pari passo con il modulo di partenza, il 4-3-1-2 che vede Pisacane e Bittante agire sugli esterni difensivi, ed il duo inedito Fabbro-Ely presidiare il perimetro davanti a Gomis.In mediana, il ritorno di Kone provoca il dirottamento di capitan D’Angelo alla sinistra del playmaker Arini; il rombo è completato dall’esordiente Sbaffo che gioca alle spalle delle due punte Mokulu e Trotta, quest’ultimo alla prima partita da titolare con i lupi.
Nel Frosinone, invece, Stellone deve rinunciare a tre elementi. Fuori causa Dionisi e Gucher per squalifica, mentre Crivello è infortunato. Il modulo è il solito 4-4-2 con Pamic al posto di Crivello sulla corsia mancina di difesa, Gori ad agire al fianco di Sammaro e Carlini confermato in coppia con Daniel Ciofani in prima linea.
Le presenze sugli spalti si aggirano intorno alle 4.000: colpo d’occhio nel settore ospiti con oltre 450 supporters ciociari.

Primo tempo. L’Avellino parte con il piglio giusto e al 4’ è già i vantaggio. Russo interviene in ritardo su Mokulu in area di rigore, dal dischetto va Trotta che spiazza Pigliacelli e gioisce alla sua prima da titolare.
Il vantaggio galvanizza i biancoverdi che costringono gli avversari a rinculare a ridosso dei propri sedici metri. Il Frosinone però ha un sussulto all’11’ con Ciofani che protegge palla in area, serve l’accorrente Paganini che con una parabola ad uscire per poco non sorprende Gomis sul palo lungo.
Due minuti dopo però la formazione di Rastelli riparte velocemente con Arini che innesca la galoppata di Sbaffo, il destro ai 30 metri però è centrale e non crea grattacapi a Pigliacelli. Positivo l’impatto del fantasista marchigiano che si disimpegna spesso in giocate deliziose.
Al 21’ ancora Avellino: break di Kone ai 25 metri, l’ivoriano si invola verso la porta ma perde l’attimo e favorisce il sinistro di Trotta che si perde però a lato sporcato da un difensore. La replica ciociara è veemente ed arriva interamente dai piedi di Zanon. Il laterale crossa per Ciofani che raccoglie il preciso cross sul primo palo in estirada impegnando alla presa in due tempi il portiere. Al 27’ poi è Russo a colpire tutto solo sugli sviluppi di un calcio piazzato dello stesso Zanon ma la zuccata del difensore gialloblu è imprecisa.Infine è ancora l’asse con Ciofani ad impensierire l’Avellino che rischia sull’incornata imprecisa dell’ariete.
I lupi abbassano notevolmente il raggio d’azione dando coraggio all’avversario che cerca il pari soprattutto con le incursioni sulle fasce. Gli uomini di Rastelli per alleggerire la pressione si affidano alle ripartenze e ai calci piazzati come al 36’, quando Ely manda alto su una punizione calciata da Sbaffo sulla trequarti destra. Due giri di lancette dopo invece è proprio l’ex Latina a svettare dimenticato sul secondo palo dalla difesa: il colpo di testa sul traversone di Pisacane fa la barba al palo. L’Avellino riprende a macinare gioco e va ancora vicino al raddoppio con Trotta che si mette in proprio ai 18 metri ed impegna alla respinta Pigliacelli.
Il Frosinone però è vivo e si avvicina ancora una volta al pareggio con Soddimo, che ubriaca tutti a convergere verso l’interno ed esplode un destro rasoterra che sibila il palo alla sinistra di Gomis proteso in tuffo.
Finisce con la rasoiata del talentuoso numero dieci una prima frazione ricca di ottimi spunti e di emozioni.

Secondo tempo. L’Avellino torna sul terreno di gioco col piglio giusto e al 4’ sfiora il raddoppia con una magia di Trotta che al limite innesca Sbaffo, che va sul fondo e mette in mezzo sottomisura dove però Mokulu è fuori posizione.
L’appuntamento con il gol però è soltanto rimandato perché Trotta è ispirato e apparecchia per D’Angelo che prima detta il passaggio e poi una volta davanti a Pigliacelli lo trafigge con la punta del piede destro. Per il capitano biancoverde è la prima gioia stagionale.
Il Frosinone è stordito ed inserisce la terza punta Lupoli con lo schieramento che passa dal 4-4-2 ad un 3-4-3 completamente sbilanciato in avanti con Soddimo vertice alto della mediana. E’ proprio Lupoli ad andare vicino al bersaglio con Lupoli che al volo spedisce alto da ottima posizione su un cross dalla sinistra di Blanchard
L’Avellino però non abbassa la guardia e al 21’ si rende pericoloso con l’oramai classico siluro di Bittante dalla distanza che Pigliacelli devia. Poco dopo Sbaffo orchestra un break sulla trequarti, arriva in area e serve Mokulu che però scarica a lato col mancino.
La partita scorre via con gli ospiti che provano ad acciuffare il gol che riaprirebbe la contesa, che invece si chiude a pochi minuti dal termine con un autentica prodezza balistica di Castaldo che raccoglie un pallone dai 20 metri e lo scarica con un destro violento sotto l’incrocio dei pali tra l’incredulità di Pigliacelli.
La gemma del dies biancoverde fa scorrere i titoli di coda sul match, il terzo consecutivo vinto dagli uomini di Rastelli per di più senza subire reti. I lupi confermano le proprie ambizioni play-off e si avvicinano prepotentemente alla zona A distante ora soltanto tre punti.

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