Avellino – Un ‘battesimo di fuoco’ il giorno dopo il suo 21esimo compleanno. Questa mattina la Questura di Avellino ha reso noto i dettagli della tentata rapina avvenuta lo scorso 5 ottobre alla gioielleria ‘Lo Smeraldo’ di via Tagliamento ad Avellino.
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L’esecutore materiale del reato, incastrato grazie alle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso dell’esercizio commerciale, è A. G., incensurato di Melito di Napoli, legato al clan Ranucci-Petito di Sant’Antimo, ritenuto tra i più pericolosi dell’hinterland partenopeo.
“All’esterno della gioielleria – ha spiegato il capo della Mobile avellinese, Paolo Iodice – stazionavano almeno altri due soggetti del gruppo criminoso, armati di fucile e col volto travisato. A differenza del 21enne, stiamo parlando di soggetti di ben altro spessore criminale che se fossero entrati nel vivo dell’azione malavitosa, sicuramente avrebbero compiuto atti ben più tragici”.
Il giovane, figlio di pregiudicati ma non noto alle forze dell’ordine, era stato ‘prescelto’ – per il suo essere ‘pulito’ agli occhi della legge – per compiere la rapina ad Avellino. “Evidentemente – ha aggiunto Iodice – sono stati poco scaltri a scegliere il momento, il luogo e l’esecutore del colpo. Ma stiamo parlando di soggetti pericolosi legati a traffici ben più remunerativi e loschi”.
Le attività di indagine degli agenti avellinesi, tuttora in corsa, si sono avvalse anche del prezioso contributo dei colleghi del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vice questore Angelo Lamanna, “Il gruppo che ha agito ad Avellino – ha spiegato Lamanna – è nell’orbita di un sodalizio tra i più efferati della mala napoletana. Circa un mese fa, gli stessi si sono resi responsabili di una spietata rapina ai danni di una bisca di Sant’Antimo dove, nella fattispecie, hanno tenuto in ostaggio circa 50 persone, racimolando un sostanzioso bottino e malmenando chi non collaborava”.
Iodice ha poi sottolineato come sia stato fondamentale il contributo dei cittadini ai fini dei primi risultati dell’indagine: “La presenza delle forze dell’ordine sul nostro territorio – ha concluso – è costante e massiccia, anche per questa tipologia di reati. Siamo e saremo implacabili nella prevenzione e nell’assicurare alla giustizia i responsabili di ogni crimine”.