FOTO / Pride e diritti civili, l’Irpinia ed Avellino ci mettono timidamente la faccia

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Pride e diritti civili, l’Irpinia ed Avellino ci mettono timidamente la faccia. Poco più di mille persone hanno colorato il cielo sopra il capoluogo. Ma forse, visto il periodo politico non particolarmente favorevole ed il leggero cattivo odore di oscurantismo che spira sul Paese, sarebbe stato preferibile scendere in piazza in maniera più massiccia. Sparute presenze istituzionali, se paragonate a Roma praticamente inesistenti, visto che nella Capitale alla testa del corteo arcobaleno c’erano il sindaco ed il segretario del Pd.

Ad Avellino Festa si è visto e ma non ha sfilato, esponenti politici non pervenuti. Peggio per loro, peggio per chi non c’era, perché il grido che si è sollevato da piazza Libertà e da corso Vittorio Emanuele non era soltanto per il rispetto dei diritti degli omosessuali, ma per il rispetto dei diritti di tutti, a prescindere dall’orientamento sessuale, politico, religioso. In una parola sola, quello che dice la nostra Costituzione.

“Non è peccato venire al Pride, vorrei vedere più gente”, ha detto bene BigMama, la rapper irpina. “Non abbiamo ancora diritti, nonostante tutto”, ha rilanciato Antonio De Padova di Apple Pie. La battaglia per i diritti civili, insomma, è ancora lunga. Da Avellino, tra musica e bandiere, un primo ma piccolissimo segnale.