Renato Spiniello – Luci accese di notte all’Eliseo e proprio nel giorno della scomparsa del maestro del cinema italiano Ettore Scola, tanto che a molti è parso così strano da pensare che l’iniziativa fosse quasi un omaggio al regista originario di Trevico.
Molti ricorderanno che proprio all’Eliseo, Ettore Scola aveva ottenuto il suo primo premio da regista al Laceno d’Oro nel lontano 1984. Proprio in quella struttura che dovrà ospitare la Casa della Cultura Cinematografica intitolata a Camillo Marino e a Giacomo D’Onofrio, quasi come se un invisibile fil rouge colleghi queste personalità: al critico irpino Marino è ispirato infatti Nicola Palumbo, il professore cinefilo e marxista della pellicola C’eravamo tanto amati, personaggio egregiamente interpretato da Stefano Satta Flores.
Interpretazioni a parte la domande resta, perché quelle luci accese in tardissima serata?
La politica, e più specificamente l’attività amministrativa, è spesso fatta anche di gesti simbolici; le luci saranno rimaste accese per velocizzare i lavori del compimento della struttura, che ricordiamo doveva essere prossima alla riapertura già con l’avvio del nuovo anno. In una circostanza del genere, però, una città come Avellino avrebbe meritato la proiezione di un film per poter godere in prima fila di un posto rimasto del cuore di un personaggio che ha dato molto alla cultura cinematografica e che a sua volta indugia nel cuore e nel ricordo dei suoi concittadini.
Sembra quasi che Avellino non voglia proprio evolversi in positivo.
Quando si parla dell’ex cinema Eliseo, si parla anche di una delle poche strutture di architettura moderna presenti ad Avellino – insieme al Teatro Carlo Gesualdo (opera del professore Carlo Aymonino) e a sparute altre – ideata dall’architetto Enrico Del Debbio, che tra le sue opere principali vanta lo Stadio dei Marmi, sito a Roma all’interno del foro italico, progettato insieme al primo piano generale dell’allora Foro Mussolini.
Il 2 gennaio è stato il terzo anniversario dell’incendio che distrusse la sala proiezioni e da allora cosa è cambiato?
A metà gennaio, l’assessore Preziosi aveva già affermato come i lavori di ripristino della struttura fossero ormai conclusi, con tanto di pronta installazione di trecento poltroncine autoriscaldanti. La struttura sarà messa al bando, mentre piazzale Del Debbio è diventato un parcheggio gratuito al centro della città, con tanto di fioriere appositamente spostate per garantire tale privilegio.
Un’emergenza che non appare più così tanto prioritaria. La ferita nel cuore della meglio gioventù di questa città resta aperta e sembra soltanto un biglietto da viaggio alla mercé del prossimo consigliere che lo sfrutterà per una nuova campagna elettorale, paventando la consueta finta emergenza.
Di seguito la galleria fotografica dell’Eliseo di notte: