Alfredo Picariello – “Ho bisogno dell’esercito per controllare il territorio”. Domenico Biancardi, presidente dell’amministrazione provinciale di Avellino e sindaco di Avella, va dritto al cuore del problema che sta investendo il suo paese. Nel giro di pochi giorni, Avella è stato “travolto” da un’ondata di contagi al coronavirus.
E’ di ieri la notizia, comunicata anche dal nostro giornale, di altri 33 positivi nel centro del Mandamento. Il dato complessivo parla di 130 contagiati, con 300 persone in quarantena. “Mi stanno arrivando notizie di altre positività”, dice Biancardi. “Il dato, purtroppo, è destinato a salire. I medici di base, infatti, mi hanno comunicato di altri dieci cittadini positivi dopo il tampone effettuato presso laboratori privati”.
“E’ chiaro che siamo preoccupati”, sottolinea il sindaco di Avella. “Continueremo a tenere la guardia alta e a fare gli screening sul territorio soprattutto per quelle persone che hanno avuto contatti con i positivi. C’è la disponibilità dell’Asl di Avellino ad effettuare un drive-in ormai stabile nel Mandamento e nel Vallo di Lauro. In questo modo, saremo più tempestivi con gli interventi”.
Come la settimana scorsa, sabato prossimo sarà allestito un altro drive-in sempre ad Avella. “Nella valutazione dei dati, sono emersi, come positivi al covid-19, molti giovani. Tanti ragazzi, qualcuno di fascia media e, per fortuna, pochi anziani. Per questo motivo, la mia prima preoccupazione è stata quella di intervenire a tutela dei ragazzi. Credo che il focolaio dei contagi sia partito proprio dal mondo della scuola”.
“Per questo motivo – spiega il primo inquilino di Palazzo Caracciolo – ho fatto un’ordinanza molto severa che riguarda anche i minori. Non è possibile che il Governatore De Luca, da un lato, chiude la scuola e noi, dall’altro lato, vediamo liberamente i ragazzi girovagare nelle piazze. Dobbiamo stare attenti, le famiglie devono tenere con loro i ragazzi fino ai 18 anni oppure accompagnarli se devono uscire di casa”.
Quest’ordinanza ha provocato qualche polemica ed è finita anche sotto i riflettori delle tv nazionali, con qualche “sgambetto” al sindaco da parte di qualche emittente. Da Avella, dal Comune, è partita una lettera di protesta per alcuni episodi di ieri.
Ma il dato che preoccupa maggiormente il sindaco Biancardi è l’esiguità del personale a disposizione in questo momento così particolare, visto che si sono registrati dei contagi anche tra i vigili urbani.
“Ad oggi, ho solo un vigile urbano a disposizione. E le cose da fare sono tantissime, in pratica è come se fossi da solo”. Da qui, l’sos alla Regione Campania. Palazzo Santa Lucia, infatti, potrebbe prendere decisioni più “drastiche” per allentare la tensione. Biancardi ha già inviato a Napoli un dossier che sarà integrato dagli esiti degli screening che si faranno sabato. Già circa 600 i tamponi effettuati, l’obiettivo è di arrivare a mille.
Sulla base dei dati, la Regione deciderà il da farsi. “Si badi bene – dice Biancardi – . Non ho chiesto la zona rossa, ma un trattamento di controllo pari a zona rossa. Nessuna chiusura, nessuna restrizione. Le attenzioni, su questa mia richiesta, da parte di Napoli ci sono, aspettiamo lo screening di sabato. Ho bisogno di persone che ci diano una mano, chiedo alla Regione di inviare operatori di polizia, qualcuno dell’esercito, per espletare solo funzioni di controllo”.