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FOTO E VIDEO / “Ci siamo stancati di respirare aria inquinata”. Ambiente, otto associazioni passano all’attacco

Alfredo Picariello – C’era una volta la città giardino. O, almeno, il sogno che Avellino diventasse tale. Oggi il capoluogo irpino è sott’attacco: smog, polveri sottili, inquinamento. Una città che, in più punti, appare sporca e disordinata.

“Respiriamo sempre più aria inquinata, ci siamo anche un po’ stancati”. Lo affermano, senza mezzi termini, i rappresentanti delle associazioni cittadine. Il che fa ben sperare, perché la maggior parte di esse, è composta da giovani. Che, ammettono candidamente, da dieci anni sentono parlare sempre dello stesso problema. Senza che si risolva o che, almeno, si metta mano seriamente.

Anzi, il sindaco Festa attacca le centraline Arpac. Legambiente replica: “Non si possono mettere in dubbio i dati Arpac. Più che criticare, pensiamo ad agire”.

Le associazioni, otto in tutto (Legambiente Avellino – L’Alveare, WWF Sannio, Movimento Verde, SOS Natura e VII Circoscrizione, Associazione Medici per l’Ambiente ISDE, Associazione Salviamo la nostra Valle del Sabato), hanno chiesto al primo cittadino, la creazione di una commissione gratuita formata dalle associazioni ambientaliste per la cura del verde urbano.

Nella nota, indirizzata anche agli assessori Negrone e Buondonno, le associazioni hanno sottolineato i tanti errori fatti negli anni scorsi sulla gestione del verde in città.

Gli ambientalisti hanno poi ricordato le vittorie ottenute grazie alla collaborazione con le istituzioni: dalla cura dei pini di parco Di Nunno che in un primo momento volevano essere abbattuti, alla monumentalizzazione degli alberi più importanti della città.

Lo scopo di questa consulta, è quello di indirizzare e consigliare l’istituzione cittadina a prendere le migliori decisioni per la tutela del patrimonio verde.

La rivoluzione green non si ottiene solo con nuove piantumazioni – hanno affermato le associazioni -. È fondamentale curare gli alberi esistenti e pianificare al meglio gli interventi dei prossimi anni”.

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