FOTO-Battista:”Sarò l’uomo del fare, voglio rivitalizzare periferie”

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Avellino – Apertura in gran stile per il candidato sindaco del centrodestra Nicola Battista. La sala “grande” del De la Ville è piena in ogni ordine di posti. C’è addirittura chi segue la manifestazione solo ascoltando la voce dei partecipanti. Le cinque liste a suo sostegno – Abellinum, Fratelli d’Italia, Pdl, Patto Popolare e Prodest – riescono a mostrare i muscoli. E per l’occasione c’è un videomessaggio di Silvio Berlusconi, introdotto da Ines Fruncillo. . Una sorpresa gradita soprattutto agli azzurri, ma anche a chi non essendo del centrodestra ma schierato nelle liste civiche apprezza la novità. “Invito i presenti a votare il nostro candidato, vogliamo rilanciare il paese. Con il PdL più forte si possono raggiungere obiettivi importanti, sui quali ci siamo molto battuti in campagna elettorale, parlo della cancellazione dell’Imu, dell’Iva e di Equitalia. Bisogna dare una scossa all’economia e dare fiato alle imprese per far ripartire il Paese”.

Poi tocca ai rappresentanti delle liste. Appassionato e avvincente il discorso di Ettore de Conciliis: “La nascita delle civiche vuol dire che c’è interesse da parte della gente di partecipare alla vita della propria comunità”; Sabino Morano invece chiede di “… liberare la città da 50 anni di governo di centrosinistra”. Prende la parola anche Giuseppe Galasso, l’ex sindaco: “Bel colpo d’occhio in sala. Sono qui perché ho abbracciato il progetto programmatico presentato dal Pdl. Abbiamo obiettivi in comune, senza interessi di parte”.
E l’ex fascia tricolore spiega perché la convergenza politica con Battista: “Si è fatto da solo, una persona decisa, garantista e soprattutto trasparente, Che rappresenta il popolo”. Infine Arturo Meo di FdI: “Cambiamo assieme questa città”.
Alla kermesse c’è Giovanni Centrella dell’Ugl. Ma non è un mistero che sia il riferimento di Città Nuove della Polverini in Irpinia che annuncia: “Siamo senza i demitiani”.

Il braccio di ferro tra Udc e Pdl per la scelta della candidatura apicale viene spiegata da Nitto Palma: “Insistevano nel trovare un uomo della società civile che poi si è rivelato di essere vicino alle posizioni demitiane. Volevano giocarci, ma non ci sono riusciti. Speriamo che in un eventuale secondo turno si possa trovare la giusta convergenza di idee”.

Cosimo Sibilia invece mette in guardia chi “gioca sporco” sul voto disgiunto. “Non accetteremo comportamenti simili”.

Poi lo spazio è tutto per Nicola Battista, uomo radicato e della prima ora del centrodestra.
“Un uomo che si è fatto da solo, sempre coerente e dirigente di partito che giustamente ha ricevuto la giusta riconoscenza perché ha saputo aggregare più forze intorno alla sua figura. Un giusto premio a chi senza tentennamenti è stato sempre dalla stessa parte senza tentennamenti”. E’ Nitto Palma a definirlo così. Battista, emozionato, non scende nelle polemiche che i detrattori e avversari vogliono trascinarlo, ma spiega della sua idea dell’Avellino che sarà. “Parlo di programmi, la gente vuole e deve sapere cosa vogliamo fare”. Viene interrotto più volte dagli applausi che infiammano la platea.

“La nostra – dice – è una battaglia di libertà. Voglio una amministrazione efficiente, che sappia rispondere alle richieste quotidiane della gente. Avellino deve diventare moderna, che offra opportunità. Una città vivibile, che sappia essere protagonista. Servizi, politiche sociali saranno il punto cardine dell’azione amministrativa. Bisogna far risvegliare la cultura, puntare sulle eccellenze come il Teatro Gesualdo, dare una connotazione di Avellino dal punto di vista turistico e culturale. Un polo di eccellenza: con rassegne musicali, un centro fieristico, luogo capace di essere ameno”.
Ma l’obiettivo di Battista è anche un altro: “Dare spazio e rivitalizzare le periferie. Si può fare spostando uffici e servizi”. Non poteva essere altrimenti visto che la sua terra natìa è la Ferrovia, quello spicchio che divide Avellino da Atripalda. “Dobbiamo creare aree verdi attrezzate per le famiglie, in modo da creare oasi ideali per vivere. Credo che il racconto migliore di Avellino non è stato ancora scritto. C’è da fare, ma tutti insieme, non ho bisogno della politica per fare carriera, ho un mio lavoro e sto mettendo al servizio della città l’esperienza acquisita”. Poi un messaggio ai giovani: “Non scappate da questa città, pretendete di avere spazi e futuro. Ho un impegno solenne con voi, dedico la mia candidatura”.

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