“Penso ad una città medio-piccola, sostenibile, ecologica che realizzi uno sviluppo provinciale che guardi all’Europa. Il futuro si chiama Agenda 2014-2020 dell’Unione europea. Il Comune di Avellino potrà intercettare direttamente i fondi europei. Sarà una grossa opportunità. Occorrerà tenere conto del sociale, della riqualificazione e della sostenibilità urbana”. Così Paolo Foti, candidato sindaco del centrosinistra ha sintetizzato il suo pensiero nel corso di una conferenza stampa, questa mattina ad Avellino, nel corso della quale ha incontrato i due candidati del Pd al Consiglio comunale, Rosario Caravano e Francesca Di Iorio Entrambi renziani, Caravano e Di Iorio sono espressione dei Comitati Renzi di Avellino e della provincia. Presenti all’incontro con i giornalisti i deputati democrat eletti in Campania 2 Luigi Famiglietti ed Angelo Rughetti, per dieci anni direttore generale dell’Anci, l’Associazione Nazionale dei comuni Italiani che e’ laboratorio privilegiato delle buone pratiche amministrative degli enti locali. “Se sarò eletto sindaco – ha aggiunto Foti – il mio rapporto con la Regione, col Parlamento e con Bruxelles sarà sempre più stretto e costante. Investirò in eccellenze per realizzare progetti utilizzando i fondi europei”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Rosario Caravano – è quello di dare un metodo ad una nuova del bene pubblico. I comuni non hanno più’ capacita’ di spesa, questo non significa non poter agire! I privati sono indispensabili per gli investimenti di interesse pubblico finalizzati alla rigenerazione urbana, che rimane il principale obiettivo che noi perseguiamo. Ideare le scelte strategiche per il bene comune dev’essere il compito della nuova amministrazione, che solo su questa base puo’ selezionare ed incentivare i privati, specialmente sugli asset ambientali, come il parco fluviale del Fenestrelle, dove ad Avellino possiamo sviluppare una nuova e concreta vocazione economica e sociale” “Come mamma – ha detto nel suo intervento Francesca Di Iorio – vorrei che Avellino diventasse una città a misura di bambino. Per questo serve il coinvolgimento della collettività locale nell’elaborazione e nell’attuazione di politiche in materia di economia urbana, di pianificazione territoriale e di trasporti, essenziale per realizzare progetti che si orientano verso la sostenibilità ambientale”. “E’ opportuno – ha proseguito Di Iorio – ricercare forme di ‘pianificazione partecipata’ per dimensionare e qualificaee la città a misura di tutti i cittadini, soprattutto di quei soggetti sociali deboli come bambini, giovani, donne, anziani che hanno poca voce nelle sedi istituzionali”. “Paolo Foti – ha commentato Luigi Famiglietti – dovrà far tesoro delle due ottime liste che lo sostengono, quella del Partito Democratico e quella dei Democratici per Avellino, le quali in questa campagna elettorale per le amministrative hanno portato idee e proposte per rigenerare Avellino e l’Irpinia”. Famiglietti ha poi ricordato la proposta di legge presentata alla Camera con il deputato Ermete Realacci che riguarda i piccoli Comuni. “Insieme ad Angelo Rughetti – ha poi comunicato ai giornalisti – incontreremo nei prossimi giorni il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato per chiedergli un intervento sull’Irisbus, insieme ai sindacati e all’azienda”. Tre altre questioni sono state presentate alla stampa: giustizia, relativamente alla geografia dei tribunali in Irpinia, sanità ed Alto Calore. Concludendo l’incontro con i rappresentanti dei mass-media, l’onorevole Angelo Rughetti ha sottolineato come la cultura di governo locale sia storicamente delle amministrazioni dii centrosinistra. “Insegnano – ha detto Rughetti – che il governo locale non E’ fatto solo di programmi e progetti quanto di soluzioni”, portando ad esempio il Comune di Reggio Emilia, dove i costi per l’asilo nido sono di 1200-3250 euro, rispetto ai 16 mila di Roma. “Lì in Emilia – ha spiegato – c’è la cultura di governo delle ammistrazioni locali. Rughetti, componente della Commissione Bilancio di Montecitorio, è poi intervenuto sulle modifiche apportate dalla stessa Commissione sul decreto legge 35. “Abbiamo migliorato il patto di stabilità – ha ricordato il deputato democrat – inserendo 954 milioni di euro, di cui la metà per i piccoli Comuni ed 1 miliardo ed 800 milioni per quelli virtuosi”
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