Da Gerardo Masaniello riceviamo e pubblichiamo “In una nota pubblica e mai smentita, il Sindaco, in merito al Piano di alienazione dei beni di proprietà del Comune approvato dalla maggioranza nella seduta del Consiglio Comunale del 28.06.2011, ha chiarito che la delibera consiliare è servita a dare agli uffici un quadro di riferimento dei possibili interventi di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Ha continuato, asserendo che la situazione economica dell’Ente è stata messa in crisi dai tagli eccessivi ai trasferimenti decisi dal Governo. È una dichiarazione legittima ma scontata per nascondere la responsabilità di una classe dirigente che utilizza la “politica della spesa” per un tornaconto di consenso elettorale. A forza di spendere e spandere, la cassa è quasi vuota tanto che la Giunta, in mancanza di una qualsiasi fantasia gestionale di riparo, ha ricorso allo stupido rimedio del piano di vendita di alcuni beni di proprietà del Comune. Sull’argomento la mia opposizione è stata e sarà dura e senza sconti, soprattutto mirata a evitare la vendita per il prezzo stimato di € 224.000,00 dell’ex edificio (Ente Comunale Assistenza), opera ormai abbandonata risalente agli anni ’40, che se recuperata anche per il solo piano terra, potrebbe essere adibita a CENTRO SOCIALE con Sala Convegni, a servizio dell’intera collettività. La Giunta Comunale, anziché continuare a garantire benefici con evitabili impegni economici, farebbe bene a far luce sulle esose spese più volte denunciate come “sperperi” relative alle utenze telefoniche a carico dell’ente che per il 2010 ammontano a totali € 10.429,36, di cui per la sede Comunale € 4.787,86, per Palazzo Rossi € 329,50, per la Protezione Civile € 625,00 e per le Scuole € 4.687,00. Per queste folli spese non controllabili, in quanto risultano totalmente prive dei tabulati telefonici e nessun documento risulta presente agli atti, sarà presentata specifica interpellanza Consiliare con l’invito al Sindaco ad una revisione contrattuale con i gestori di telefonia con la richiesta di predisposizione per ogni utenza di un registro per l’annotazione motivata delle chiamate. Il Sindaco rimane, altresì, inerme di fronte alla spesa di circa € 100.000,00 relativa alla gestione dell’impianto di sollevamento alla località “Pescare” che grava in toto sul bilancio del Comune come se fosse una tassa fissa, senza aver provveduto a presentare idonea documentazione alla Regione Campania e per essa all’Autorità di Bacino del Sarno per l’ottenimento del rimborso di tale spesa. Sarà oggetto d’interpellanza Consiliare anche la spesa di circa € 29.000,00 per il pagamento della retta di una minore che attualmente è ancora ricoverata in maniera stabile presso una struttura residenziale, che con provvedimento del Tribunale dei minorenni di Salerno venne affidata a coniugi residenti in Forino. È pur vero che, ai sensi della normativa vigente, tale spesa è a carico del Comune dove la persona risiede, ma in questo caso trattandosi di un affidamento in seguito revocato, mi risulta incomprensibile che la minore sia ancora nel nucleo familiare dei coniugi affidatari residenti in questo Comune. È una procedura anomala alla quale bisogna fare chiarezza anche con domanda da presentare al Tribunale dei minorenni di Salerno che con decreto ha disposto l’onere della retta a carico del Comune di Forino. L’elenco delle spese che si dovrebbero razionalizzare è lungo, ma occorre intervenire con tempestività, affinché i contribuenti con il pagamento delle loro tasse e tributi possano avere la garanzia di servizi efficienti.
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