‘No’ alla centrale termoelettrica a Flumeri. È l’appello del locale circolo di Rifondazione Comunista. “Come sempre l’Italia è un paese che viaggia in direzione opposta rispetto ai grandi paesi sviluppati, mentre nel resto d’Europa aumentano notevolmente le percentuali di utilizzo delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico in primis) con un impiego di nuove figure professionali integrate nel tessuto sociale. In Italia si ritorna a parlare di nucleare e di centrali termoelettriche. Questo tipo di centrali creano una crescente insicurezza sociale e rischi per la salute di comunità intere abbandonate al degrado, con un netto peggioramento della qualità della vita e il disseto, la desertificazione e l’inquinamento del territorio con danni irreversibili. Per questo diciamo no alla costruzione della centrale termoelettrica a Flumeri e lottiamo affinché tutte le istituzioni puntino ad una maggiore efficienza e risparmio energetico nei consumi e nelle produzioni, incentivando le fonti rinnovabili e una minore produzione di rifiuti e scarti a tutti i livelli. Prendiamo atto che la mobilitazione ha coinvolto e coinvolge tutte le forze politiche e sociali locali, e auspichiamo che soprattutto chi sul territorio rappresenta le forze che a livello nazionale stanno dando vita a politiche energetiche così sciagurate, di uscire dall’ambiguità e incalzare i propri rappresentanti sulla salvaguardia della valle dell’Ufita”.
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