Tra le note di “Ricominciamo”, Gianluca Festa è tornato sulla scena politica con un’assemblea pubblica al Viva Hotel, ma la narrazione è la stessa di sempre tra accuse ai giornalisti, a Nargi, al Pd, a Ettore Iacovacci e al vicepresidente nazionale del M5s Michele Gubitosa. Nel mirino del leader di Davvero e W la Libertà i cronisti Marco Staglianò (Orticalab), Emanuele Marinelli (Irpinia TV) e Vinicio Marchetti (Avellino Today), ai quali la redazione esprime piena solidarietà. Dopo essere stati esclusi dalle precedenti conferenze stampa, questa volta i giornalisti sono stati ammessi in sala ma a quanto pare per essere pubblicamente attaccati: “Basta raccontare bugie sui conti della città. Chi dice la verità non ha paura di fare nomi e cognomi. Noi ci mettiamo la faccia, non ci nascondiamo dietro telecamere e tastiere. Lo fanno i codardi. I conti tornano, sono le bugie ad avere le gambe corte. Sfido questi giornalisti a smentirmi, ma poi li porto in tribunale. E con i loro soldi ci finanziamo la campagna elettorale. Abbiamo trovato chi ci finanzia”.
Sulla vicenda giudiziaria Dolce Vita: “La giustizia farà il suo corso. Noi avevamo il dovere di spiegare la verità. Abbiamo risparmiato 40 milioni di euro, è scritto nei bilanci. Mai contratto debiti fuori bilancio. Tutte le feste sono state pagate con fondi comunali. La nostra era un’amministrazione super, ci riproporremo e vinceremo”.
Sulle Regionali: “Stiamo decidendo se essere presenti e poiché siamo alternativi a questo Pd e a Gubitosa non potremmo che farlo nel Centrodestra. Non è ancora sicura la nostra candidatura, abbiamo avuto tre proposte. Ho rivendicato la presenza della lista Davvero, sarebbe un accordo civico e stiamo valutando, ma la mia priorità è il Comune di Avellino”.
Infine: “Quando accusi Gianluca Festa di aver contratto debiti e di aver fatto le feste con i soldi del Comune per cui lo stesso ora è in fallimento, mi stai diffamando, calunniano e stai creando un allarme sociale e non te lo consento. Finché si criticano idee, va bene. Ma se le bugie mi denigrano, ho il dovere di far riportare la verità e anche di far comprendere che non si scherza con le persone. Io non ho mai detto una bugia a un giornalista per denigrarlo”.
