Non ci sarà il dissequestro sui beni dei sei imprenditori della Valle dell’Irno finiti sotto inchiesta con l’accusa di evasione fiscale. I ricorsi presentati dagli avvocati difensori degli imprenditori irpini sono stati rigettati dal Tribunale del Riesame. Cinque le attività operanti nel settore conciario finite nel mirino della Procura di Avellino che ha stimato il valore delle evasioni fiscali per l’ammontare di sei milioni di euro. Un’evasione messa in atto utilizzando le cosidette società cartiera registrate all’estero. Nell’inchiesta sviluppata in tre anni di indagini svolte dai carabinieri del comando provinciale di Avellino al comando di Massimo Cagnazzo e dal personale delle Dogane Campania-Calabria, implicate sei persone.