Irpinianews.it

Ente Provincia – Prc: ‘rivendichiamo l’assessorato’

Ente Provincia – “Il Prc attende il rispetto degli accordi elettorali sottoscritti nel maggio 2004. Il Comitato Politico Federale invita la Presidente De Simone e le altre forze dell’Unione ad una rapida definizione di tempi e modi per l’ingresso in Giunta di Rifondazione Comunista”. Chiara è la richiesta di entrare nell’esecutivo di Palazzo Caracciolo. “È soprattutto una questione di democrazia: una forza politica che ha raccolto 13.000 consensi non può essere esclusa dal governo della Provincia!”. E poi “il Comitato Politico Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista esprime profonda preoccupazione per lo stato di crisi in cui versa l’Unione in Irpinia”. Una “crisi profonda che riguarda lo stato della coalizione in Irpinia, la capacità di affrontare e risolvere i problemi che affliggono le nostre comunità, di avanzare e far vivere un generale progetto di cambiamento per il nostro territorio. Una crisi di cui si è celebrata recentemente, all’Ente Provincia, solo una farsa del tutto incomprensibile”. “Su troppe questioni cruciali è assente un serio confronto, a livello politico e istituzionale. Troppo spesso abbiamo la sensazione che questo cartello elettorale, che ha vinto le elezioni del giugno 2004, non riesca a divenire una vera coalizione politica. La crisi industriale ed economica che attraversa l’Irpinia richiede un ruolo più incisivo da parte delle istituzioni. È chiaro a tutti ormai che strumenti come i Patti Territoriali, i Contratti d’Area, i Distretti Industriali troppo spesso non producono sviluppo di qualità e crescita dell’occupazione, ma garantiscono unicamente un finanziamento incondizionato agli industriali. In questo senso purtroppo va anche l’accordo sottoscritto recentemente a Roma dall’Assessore Salvatore. Ci vuole una svolta! Occorre un’unica ‘cabina di regia’, che promuova reale sviluppo di qualità nei nostri territori. Questo ruolo lo svolga la Provincia! La politica non può limitarsi a distribuire finanziamenti a pioggia, le istituzioni democratiche devono essere luogo di scelte strategiche e di pianificazione. Ma questo non basta! Alla ‘cabina di regia’ si affianchi un Tavolo permanente contro la crisi industriale e la precarietà costituito dalle forze politiche e sociali. C’è bisogno di una politica di rilancio della rete infrastrutturale. Ma il futuro di questo territorio è certamente legato anche all’agricoltura di qualità e al turismo. E cioè ad una tutela e valorizzazione dell’ambiente che troppo spesso è mancata. Si pensi al caso della Irm e ai danni ambientali e economici che ha provocato, alle politiche sbagliate e al ritardo accumulato negli anni sullo smaltimento dei rifiuti, ai livelli di inquinamento prodotti dalle aree industriali. Occorre contrastare fenomeni di aggressione all’ambiente e al territorio, pianificando azioni di controllo e di bonifica sulle aree più a rischio del territorio provinciale”. E ancora “discutiamo di quale ruolo possa e debba svolgere questa provincia nello scacchiere politico europeo e del Mediterraneo. Noi pensiamo che questo territorio possa e debba svolgere un ruolo di pace e di cooperazione fra i popoli. Da questo punto di vista apprezziamo la partecipazione alla Marcia Perugia–Assisi, ma occorrono atti più forti: provare ad avviare un processo di smilitarizzazione della Base Nato di Montevergine (analogamente a quanto sta facendo il Presidente Vendola in Puglia) e la costituzione di una Agenzia provinciale per la cooperazione internazionale che si attivi da subito per portare ad Avellino un asilo-ospedale per bambini provenienti da paesi in guerra. Si parli di questo a Palazzo Caracciolo e nell’Unione!”.

Exit mobile version