“Il 2009 sarà peggio del 2008, il che è tutto dire”: sono le parole del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti che torna sulla crisi in occasione del Credit Day. Nessuno spazio al dubbio, quindi, la recessione è evidente e non sembra potersi dissolvere in tempi rapidi. E i numeri non fanno altro che rafforzare questo concetto: nel corso del quarto trimestre del 2008 il Pil dei Paesi dell’Unione europea ha registrato infatti un calo dell’1,5%. Nel suo intervento alla presenza di rappresentanti del mondo produttivo e delle banche Tremonti ha parlato di uno sforzo collettivo per ridurre l’impatto negativo sul paese e ha individuato nella coesione e nel mantenimento della base industriali i principi da perseguire, senza tralasciare il sostegno alle famiglie. Sul piano economico sostiene invece l’inidoneità di una stretta creditizia. Per il Ministro del governo Berlusconi è infatti fondamentale garantire la liquidità non solo alle imprese sane ma anche a quelle in difficoltà per il superamento dell’empasse. Sugli strumenti da adoperare contro la crisi, riporta l’attenzione sui suoi bond attaccando chi ne sostiene l’inutilità – “è in mala fede”, dice – e rafforzandone invece l’importanza dal punto di vista della patrimonializzazione per le imprese.
Redazione Irpinia
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