Parte da lontano la stagione fallimentare della Vis Ariano che ha collezionato soltanto 25 punti e non è riuscita ad accedere alla lotteria dei play-out.
Le prime avvisaglie erano arrivate già alla fine della scorsa stagione con l’addio tra le polemiche del tecnico Claudio Pirone, attuale allenatore del Sorrento in Serie D, che contestò la mancanza di chiarezza sui rimborsi spese e la delusione per il comportamento della società in merito al suo tesseramento. Poi un’estate piena di incertezze e la guida tecnica affidata a Gianni Montanile per portare avanti un progetto giovane.
Nessun nome importante arrivato dal mercato, l’eliminazione in Coppa Italia e l’addio prematuro di Montanile per motivi personali, contraddistinguono un inizio piuttosto travagliato. La società vira su Antonio Puzio, appena dimessosi dall’incarico a Cervinara, ma per il primo successo bisogna aspettare il sesto turno con il 2-1 casalingo ai danni del Sant’Agnello.
Puzio mantiene una media salvezza nonostante le due debacle nei derby, 6-1 a San Tommaso e 0-2 casalingo contro l’Eclanese. Le vittorie contro Faiano, Sant’Antonio e Campagna mantengono in linea di galleggiamento la truppa biancazzurra alla fine del girone d’andata. Alla prima di ritorno l’addio inaspettato del tecnico per un episodio increscioso accaduto nel post-gara con il Pontecagnano.
La contestazione di un tifoso ed il successivo screzio porta Puzio alle dimissioni, la società prende atto ma non interviene. Così comincia l’avventura di Del Vecchio sullo scranno arianese ma i primi risultati sono catastrofici. Cinque sconfitte consecutive senza segnare neanche una rete prima del pari interno contro la Nocerina.
Bisogna attendere la nona di ritorno per portare a casa tre punti: accade al Renzulli contro il Valdiano. La vittoria contro la Massa Lubrense alla terzultima illude i tifosi biancazzurri: il ko a Campagna nel turno successivo rende complicata la possibilità di accedere ai play-out. Gli incroci di risultati dello scorso weekend certificano la retrocessione diretta in un’annata da cestinare.
La mancanza di programmazione, difficoltà economiche e di gestione dei momenti topici della stagione, un paio di episodi arbitrali sfavorevoli e qualche infortunio di troppo hanno portato a questa debacle che, insieme alla disastrosa stagione dell’Eclanese, relega il calcio irpino nei bassifondi del massimo campionato regionale.
Unica nota lieta il San Tommaso che è riuscito a portare a casa una salvezza tranquilla sfornando numerosi talenti dalla cantera biancoverde.
Per i biancazzurri da salvare sicuramente Federico Federici che tra i pali ha mostrato di valere nettamente la categoria ed il capitano Santosuosso che non ha mai mollato nonostante il brutto infortunio ed ha tenuto in vita le speranze della Vis nel finale di stagione nonostante un rendimento di squadra ed una gestione tecnica totalmente da rivedere.
Si profila quindi un derby del Tricolle il prossimo anno in Promozione: ad Ariano splende il Real del presidente Diego Puorro che sta lottando per centrare il salto di categoria con una rosa formata da tutti calciatori arianesi mentre a pochi chilometri il Grotta sta preparando la finalissima regionale che vale l’Eccellenza.
Rimettere insieme i cocci per programmare la prossima stagione: la delusione della Vis Ariano deve confluire in un’archiviazione veloce ed in una ripartenza altrettanto rapida. Considerando le premesse era nell’aria sin dall’inizio che la salvezza sarebbe stata un’impresa.