Eccellenza – Dagli arresti domiciliari al campo: Buonfiglio ritorna

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Si chiama Michele Buonfiglio, ha 22 anni, di Nocera. Gioca a calcio in Eccellenza con l’Eclanese. La sua è una storia davvero particolare. Cronaca e sport si mischiano. Buono e cattivo, anche. Nel mese di novembre, il giovanissimo Michele venne arrestato dai Carabinieri: l’accusa è grave, insieme ad altre quattordici persone in seguito agli scontri avvenuti all’esterno dello stadio prima del match di Prima Divisione tra Nocerina e Perugia del 30 agosto. Per il calciatore-ultras misura cautelare tra le mura domestiche. Il Giudice ora gli ha dato un permesso speciale per allenarsi al “Nuovo Lando D’Elia” durante la settimana e disputare le partite di campionato. Il tutto in attesa che il prossimo 26 febbraio si consumi il processo per i fatti di fine agosto. Una gradita sorpresa per lui e per i compagni di squadra. Centrocampista a piede libero ma anche col piede caldo. Una gradita sorpresa, dunque, per il tecnico Enzo De Falco. Strapperà applausi nella prossima gara contro il Faiano per quello che farà vedere in campo. Non fuori dal campo, dove si gioca la sua partita più importante. Si, quella con la giustizia.

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