Due ring un solo quartiere, Cardito. Comizi finali per Franza e Gambacorta

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Prima il candidato di centrosinistra, Enrico Franza in rione Cappelluzzo, poi il candidato di centrodestra, Domenico Gambacorta in rione Piano di Zona. Dopo aver girato in lungo e in largo il Tricolle, a due giorni dal ballottaggio di domenica 9 giugno, i due aspiranti sindaco scelgono il quartiere più popoloso, Cardito, come teatro dei loro comizi.

A sostenere Franza, l’europarlamentare dem Pina Picierno e il senatore Enzo De Luca. “Dall’Europa partono progetti importanti per i nostri territori. L’importante è intercettare amministratori capaci di sfruttare al meglio i fondi che arrivano” spiega Picierno.

E prosegue rivolgendosi all’uditorio: “Avete la possibilità di affidare il futuro nelle mani giuste, quelle di Enrico”.

Poi la parola è passata all’aspirante fascia tricolore. Ha presentato il suo programma e illustrato le sue priorità. “Partiremo dagli ultimi, dai dimenticati perché non esistono cittadini di serie A e quelli di serie B. E qui in questo rione le cose cambieranno” dice Franza e attaccando il suo competitor afferma: “Basta privilegiare gli amici, basta ricatti e compromessi”. “Per domenica vi chiedo un ultimo sforzo, votate per il vostro futuro” conclude Franza.

A cinquecento metri di distanza, il comizio del sindaco uscente Gambacorta. Con lui sul palco, alcuni della squadra e prossimi consiglieri.

Dopo aver ricordato quanto fatto durante questi cinque anni, dal centro storico ai Martiri, Gambacorta si è concentrato su Cardito. “Qui il primo asilo nido comunale che dovrà diventare volano per le scuole d’infanzia. Qui le scuole medie hanno la refezione scolastica perché in questa zona è necessario avere un’attenzione speciale” spiega Gambacorta.

Poi uno sguardo allo sport e agli impianti sportivi. “Qualcuno ha detto che per finanziare gli impianti sportivi c’è la Regione. Peccato che dal 2008 questo ente non ha più il potere di farlo. Cardito ospiterà le Universiadi – prosegue – che sono una vetrina per tutta la città e si faranno nel palazzetto di questo quartiere per il quale abbiamo investito e continueremo a investire”.

E sui 63 alloggi del quartiere chiarisce che lo stand by non dipende dall’amministrazione ma dal Governo. “Per il piano nazionale delle aree urbane e degradate abbiamo firmato una convenzione, due milioni di euro circa che dovrà stanziare lo Stato. Eppure il Governo nazionale risponde che ‘stanno decidendo’“.

Infine, Gambacorta chiude con degli impegni. “So che c’è ancora molto da fare. Ad esempio sulla sulla piccola manutenzione, bisogna portare la fibra ottica; entro un anno, attraverso i fondi del credito sportivo, metteremo a posto i due campi di calcetto e poi vi chiedo una mano sulla differenziata” afferma e chiude: “Domenica votate noi non perché abbiamo la maggioranza ma perché, a che se ne dica, io non voglio fare il deputato o il consigliere regionale, ma voglio fare il sindaco di questa città che amo”.

di Maria Giovanna La Porta