AVELLINO- I primi effetti della notifica del decreto di fissazione dell’udienza preliminare dopo la richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Avellino nei confronti degli imputati del procedimento denominato “Dolce Vita” arrivano anche a Piazza Del Popolo. L ‘undici luglio è stato acquisito dal Comune di Avellino il decreto di fissazione dell’udienza preliminare con relativa richiesta di rinvio a giudizio relativo al procedimento penale n. 4098/2023 RGNR 21. Si tratta del procedimento denominato “Dolce Vita”, per cui il Comune di Avellino e’ stato indicato come parte offesa. La circostanza emerge dalla determina di revoca del concorso per dieci vigili urbani, quella firmata dal segretario generale dell’ente Dovetto, dove si fa riferimento alla circostanza che nella richiesta di rinvio a giudizio : “tra l’altro, si legge che un capo di imputazione (n. 6) riguarda l’intera procedura concorsuale (prova scritta e orale) per l’assunzione di n. 10 istruttori di vigilanza da assegnare al Corpo di Polizia Municipale”. Si legge tra l’altro nella determinazione che “nell’attesa della evoluzione del procedimento penale pendente, sono scaduti i termini previsti dal richiamato DL 104/2023, come integrato con DDL 113/2024, trattandosi in questo caso, di ente sottoposto a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, previsti per il 30.06.2025”. E aggiungendo che i “capi di imputazione come descritti – e i reati ipotizzati laddove dovessero essere provati- coinvolgono il procedimento amministrativo sotteso alla procedura concorsuale e possono essere idonei a minarne la trasparenza, correttezza e garanzia di parità trattamento”. Due terzi degli imputati che il prossimo 15 ottobre si troveranno di fronte al Gup del Tribunale di Avellino sono infatti coinvolti nelle quattro procedure concorsuali finite nel mirino delle indagini coordinate dal Procuratore della Repubblica di Avellino Domenico Airoma, dall’ Aggiunto Francesco Raffaele e dal pm Fabio Massimo Del Mauro ed eseguite dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino e dai militari dell’Aliquota di Pg delle Fiamme Gialle . A partire proprio da quella revocata dal Comune di Avellino, anche perché bloccata da un vero e proprio blitz dei militari delle Fiamme Gialle il giorno 11 gennaio del 2024, la procedura per il “Concorso pubblico per esami per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di n. 10 istruttori di vigilanza cat. C” indetto dal Comune di Avellino. Qualche giorno dopo era stata sequestrata tutta la documentazione relativa al concorso. Per questa vicenda specifica consumatasi tra metà dicembre del 2023 e l’11 gennaio 2024 l’ex sindaco Gianluca Festa risponde di rivelazione del segreto d’ufficio, quello per cui in concorso con lui ci sono anche l’architetto Filomena Smiraglia quale Presidente della Commissione del concorso e Antonello Pellecchia, dipendente del comune di Avellino. Secondo l’ipotesi accusatoria per favorire alcuni candidati, come si legge nel capo di imputazione “in violazione dei doveri inerenti alle funzioni e al servizio, e, in ogni caso, con abuso della rispettive qualità, la Smiraglia rivelava al Festa, in tempi diversi e, comunque, prima dello svolgimento del concorso, sia le domande predisposte per la prova scritta, che quelle previste per la prova orale. Sette invece sono le persone che rispondono di ricettazione. Per il concorso revocato non c’era solo il candidato che sarebbe stato bloccato l’undici gennaio ma anche altri candidati, quelli a cui il 13 dicembre 2023 attraverso alcuni soggetti, amministratori e familiari (tutti raggiunti dalla richiesta di rinvio a giudizio per ricettazione) Festa avrebbe consegnato degli stampati, per gli inquirenti le tracce utili a superare la prova.
Dolce Vita, i primi effetti della notifica del decreto al Comune: concorso per vigili revocato
