Alfredo Picariello – Senza un termine perentorio, come fatto notare dal sindaco di Avellino Gianluca Festa, la convenzione dell’Atem, l’ente territoriale che regola la gestione e la distribuzione del metano nei 117 Comuni individuati per Avellino dal Mise e dall’Arera (più 2 del beneventano ed uno del foggiano) può essere approvata anche a settembre. Del resto, anche l’assemblea dei sindaci di stamane presso la sala consiliare del Comune capoluogo, ha fatto registrare un nulla di fatto, visto che erano presenti non più di 40 primi cittadini. Atem rimandato a settembre, dunque. La convenzione, ricordiamo, è l’atto propedeutico al bando di gara per l’affidamento della gestione e della distribuzione del gas naturale nell’intera provincia, un appalto dal valore di circa 120 milioni di euro distribuiti nei 12 anni di concessione garantiti dal disciplinare di gara.
Nonostante non ci fosse il numero legale, i sindaci hanno discusso a lungo, sollecitati anche da Festa che, al termine, ha detto: “Ci siamo comunque lasciati con una buona notizia. C’è la volontà, da parte dei sindaci e degli assessori presenti, di governare l’intero processo di distribuzione del gas. Soltanto gli attori locali possono conoscere alla perfezione le storie dei nostri luoghi e le esigenze dei nostri territori che sono varie e che devono essere rappresentate nel bando di gara”. Esigenze molteplici, come emerso anche durante il dibattito. “Delegare altri enti, come la Regione oppure il Ministero – aggiunge Festa – sarebbe un errore. Il Comune di Avellino, nonostante sia stazione appaltante, avrà un ruolo di condivisione con tutti i Comuni”.
Proprio per questo motivo, la convenzione prevede che il Comune di Avellino sia affiancato da una commissione composta da 15 persone, in rappresentanza di tutti i territori. “Dobbiamo evitare di subire i processi”, dice ancora il sindaco di Avellino. “Ci aggiorniamo a settembre e, tutti insieme, dobbiamo fare in modo che, in quella data, sia presente almeno la maggioranza qualificata, fatta all’incirca di 85 sindaci. La Regione Campania sarebbe potuta intervenire tramite un Commissario. Ma, leggendo bene le norme, è evidente che non ci sono scadenze perentorie. Del resto, la storia degli Atem in Italia è travagliata un po’ dovunque, ne sono partiti soltanto due. Ad ogni modo, anche se non c’è una scandenza, dobbiamo fare in modo di approvare la convenzione il prima possibile e di dare le risposte che molti territorio attendono da anni. Sono fiducioso, a settembre ce la faremo”.