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La Dirigente Scolastica interviene in seguito alla protesta in Provincia: “Temo che il “De Luca” non verrà mai ricostruito”

De Luca

In seguito alla protesta al Palazzo della Provincia organizzata dagli studenti dell’Istituto “De Luca”, la Dirigente Scolastica Mariarosaria Siciliano ha espresso le proprie perplessità in merito all’incontro con il Presidente: “Da quello che mi è stato riferito dai docenti presenti all’incontro con il Presidente Buonopane, gli alunni hanno solo cercato di avere delle risposte che, a quanto pare, non sono state date”

“Non posso negare che il Presidente si sia affannato, ma ha trovato solo porte in faccia” – ha dichiarato la Dirigente, in merito all’immobilismo che da anni affligge l’Istituto. In particolare, la mancanza di una palestra è una ferita aperta: “Il Liceo Artistico è privato delle attività di Scienze Motorie da nove anni, da nove anni non è rispettato il curriculo ordinario, una vergogna inaudita. E gli studenti del Liceo Scientifico a indirizzo Sportivo? Costretti a pagare di tasca propria 250 euro l’anno per affittare una struttura privata!”

La ricostruzione della sede storica, promessa dopo lo sgombero, è un’agonia senza fine: “I lavori della palestra in Via Tuoro Cappuccini sarebbero dovuti iniziare sette mesi fa, sono iniziati soltanto il mese scorso. I ragazzi si sentono abbandonati, studenti di serie B, e chi può biasimarli? Temo, per quanto riferitomi, che il “De Luca” sarà abbattuto, ma non ricostruito”.

“Non capisco l’atteggiamento difensivo del Presidente Buonopane. – prosegue – I ragazzi hanno chiesto solo la verità, non promesse vuote. Gli alunni non sono numeri, non sono progetti da sbandierare. Sono il futuro, un futuro che qui viene calpestato”.

La mancanza di laboratori degni di questo nome e la precarietà delle strutture completano il quadro di un istituto allo sbando: “Una cosa sono i “sei mesi” promessi, un’altra sono nove anni di prese in giro. Qui è tutto arronzato, approssimativo, perchè la nostra sarebbe dovuta essere una soluzione temporanea, ma ormai questa è diventata la nostra sede. Basta menzogne, basta umiliare i nostri studenti”.

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