Della Pia: “Rifondazione da sempre vicino operai ex Isochimica”

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In seguito all’informativa del Procuratore della Repubblica Dott. Rosario Cantelmo, la Commissione Nazionale Igiene e Sanità è venuta ad Avellino per acquisire informazioni inerenti alcune questioni ambientali che riguardano la nostra provincia, ma in modo particolare ha approfondito le problematiche legate all’ex Isochimica. Le Istituzioni nazionali a partire dagli anni ottanta hanno avuto l’opportunità d’interessarsi delle drammatiche conseguenze derivanti dalla de coibentazione dell’amianto dalle carrozze avvenuta in seguito ad una commessa delle Ferrovie dello Stato, purtroppo in questi decenni omissioni ed insabbiamenti hanno impedito che si facesse chiarezza, ma soprattutto hanno ostacolato la possibilità di intervenire al fine di tutelare il territorio, la salute dei cittadini e degli operai, questo è un dato di fatto incontestabile. Noi stessi nel 2012 insieme ad una delegazioni di lavoratori abbiamo consegnato un dettagliato fascicolo all’ex Ministro Balduzzi e alla commissione nazionale morti bianche, purtroppo finito del dimenticatoio. Il Procuratore Cantelmo, oggi è riuscito a spronare la necessaria attenzione al punto da costringere addirittura la commissione a raggiungere Avellino, questo è un fatto straordinario che sottolinea la gravità dei fatti, se il Magistrato ha raggiunto un risultato tanto importante è perché da sempre Rifondazione Comunista e un gruppo di operai, perennemente impegnati a rivendicare diritti e giustizia, alla lotta sociale hanno affiancato articolare denunce attestanti fatti, responsabilità e conseguenze, documentazioni che hanno permesso alle autorità competenti d’agire con argomentazioni concrete. Lo stato dell’arte ci consegna un quadro chiaro, le Ferrovie, in quanto ente appaltante, hanno l’intera responsabilità per quanto accaduto poiché sin dall’inizio non sono mai state rispettate le norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e a tutela della salute pubblica, tale circostanza ha determinato la malattia a danno dei residenti e gran parte dei lavoratori, tra l’altro vittime anche delle manipolazioni tabellari da parte dell’INAIL e l’inquinamento del territorio, lo Stato è il primo responsabile della devastazione per questa ragione è doveroso che le Istituzioni Nazionali intervengano riconoscendo il pensionamento anticipato per gli ex operai, superando le cause ostative che impediscono la bonifica dell’area, imponendo un protocollo sanitario che preveda una vigilanza efficace, costante e condivisa con le vittime della mattanza. E’ la nota di Rifondazione Comunista Federazione Provinciale a firma del segretario Tony Della Pia

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