Contrada – Nell’abitazione della vittima gli inquirenti hanno raccolto una serie di indizi ma è ancora mistero sul volto e sul nome della persona (o delle persone) che ha ucciso Sabino Cipolletta a Contrada, né vi è traccia dell’arma usata per commettere il delitto.
L’ex dipendente comunale, rinvenuto ieri mattina cadavere sul pavimento al primo piano della sua abitazione di via Nazionale, forse conosceva il suo assassino: dalle prime risultanze non sono emerse, infatti, segni di effrazioni né alla porta di ingresso né ad alcun accesso secondario.
Sui conoscenti e i legami personali ed affettivi del pensionato si muoveranno in queste ore le indagini della Procura. Sembra, quindi, prendere corpo l’ipotesi della tentata rapina degenerata in omicidio ma è ancora mistero sull’arma usata per commettere il delitto. Non un bastone, così come pure ipotizzato in prima analisi, forse un oggetto appuntito recuperato alla buona nella cucina del pensionato.
L’omicida, dunque, si sarebbe fatto accogliere in casa con l’unica intenzione di sottrarre il denaro che negli ultimi tempi l’ex dipendente comunale aveva messo insieme tra i soldi della pensione e il frutto di una vendita di un carico di nocciole.
Redazione Irpinia
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