Stiamo vivendo una crisi economica e occupazionale senza precedenti – spiega De Pasquale – L’economia basata sulla ricostruzione post-terremoto da tempo segna il passo. Così come sembra a rischio il tentativo di rilanciare l’economia attraverso l’industrializzazione del territorio. Oggi i giovani sono costretti a emigrare per trovare lavoro, e quelli che rimangono si stanno abituando a un lavoro precario che non permette loro di programmare una vita di coppia.
Come si può fare dunque per risollevare le sorti della Valle Ufita?
Premesso che la stazione Hirpinia e la piattaforma logistica andrebbero realizzate senza SE e senza MA,perché in Campania siamo tutti “Figli” e ci devono essere pari occasioni di sviluppo per tutti i territori, ci sono validi motivi in risposta alle considerazioni dell’Ass. regionale Vetrella.
Bisogna invertire la tendenza e sfruttare le risorse e le vocazioni che il nostro territorio offre, che poi sono quelle individuate per le nostre zone dalla Regione Campania nel PTR: agricoltura, turismo e artigianato.
E per ciò che riguarda il reparto agricolo?
Qui sono state fatte cose buone (vedi da ultimo i Pif) ma ci sono ampi margini di sviluppo. Il punto di svolta potrebbe essere la realizzazione di una struttura logistica a servizio della produzione, conservazione, distribuzione agricola del tipo MOVU,( Mercato Ortofrutticolo Valle Ufita), un progetto meritorio promosso dalla Comunità Montana dell’Ufita ma mai decollato che prevedeva la nascita in località Casone di Ariano Irpino, su un’area di 27mila mq di una struttura composta da un capannone di 8mila mq, 51 box, 16 celle frigorifero, una linea di imbottigliamento dell’olio, un impianto di essiccazione delle granaglie e una palazzina a tre piani da destinare a uffici, banca, posta, ristorante, centro di ricerca, direzione della società consortile e sede di contrattazione. La posizione era strategica in quanto vicino alla strada di collegamento Tre Torri-Manna, e vicino al casello autostradale di Grottaminarda e a ridosso della Stazione Hirpina. Purtroppo oggi questo progetto è stato abbandonato e si è realizzata la costruzione dell’Ente Fiera.
Cosa pensa di questa realtà?
E’ stata un’ottima intuizione e il successo delle prime manifestazioni lo testimonia. Penso però che una cosa non escluda l’altra, anzi le due strutture si integrano e moltiplicano gli effetti economici e occupazionali. Faccio appello a enti interessati, in primo luogo al Comune di Ariano Irpino e alla Comunità Montana della Valla Ufita, Provincia, ma anche ad associazione di categoria, Camera di Commercio e privati, affinchè si riprenda il progetto del MOVU ricercando tutte le possibili forme di finanziamento.
Faccio presente che strutture come queste in Italia meridionale sono presenti solo a Pagani e Fondi. Il mercato quindi da questo punto di vista è apertissimo.
In sintesi l’appello di De Pasquale va a chi deve sottoscrivere il protocollo d’intesa del patto per lo sviluppo, affinchè si preveda una struttura come sopra ipotizzata.