La scelta dell’Udc di correre da sola alle comunali di Napoli ha aperto una falla tra Pdl e Udc. Quel patto programmatico tra i due partiti maggiori, da un momento all’altro potrebbe diventare carta straccia. E De Mita, Ciriaco, il leader di un partito che a Roma è contro Berlusconi, e in Regione e Provincia gestisce insieme ai berluscones, non si nasconde e alle critiche di una corsa solitaria a Napoli, risponde di getto: “L’alleanza tra Udc e Pdl in Regione non è stata dettata da un patto di fedeltà, bensì da un accordo politico sui programmi che valeva per quel contesto specifico. Non si tratta di fedeltà o infedeltà in questo caso abbiamo scelto di andare da soli per segnare la discontinuità nei confronti di un bipolarismo che non ha funzionato”. Poi il corpo mortale all’alleato maggiore: “il Pdl è una costellazione di cacicchi, di capobastone”. Cosentino poi finisce nel mirino, reo di aver chiesto la testa dell’Udc negli Enti, nel caso in cui non ci fosse l’accordo nel capoluogo campano “”Sono termini e modi che può usare a Caserta, – dice De Mita – non con noi che siamo un partito. Se la collaborazione tra noi e il Pdl non dovesse andare più bene si tornerà dagli elettori, gli unici che possono decidere”.
Redazione Irpinia
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