Renato Spiniello – “Ho la sensazione che la mancanza di pensiero sia preminente, che quelli che pensavano sono diventati muti e quegli intellettuali che pontificavano ogni giorno non parlano da anni”. Sono meno decifrabili del solito le parole dell’ex Presidente del Consiglio Ciriaco De Mita, che riecheggiano dalla Sala “Penta” della Biblioteca provinciale di Avellino. I riferimenti sembrano però rivolti a vari elementi.
In primis la campagna elettorale che il capoluogo si appresta a vivere, una città nella quale – ha detto durante il convegno – non si è mai riconosciuto e in cui il pensiero politico è scomparso. “La competizione tra rinnovatori – ha proseguito l’ex leader della Dc – oggi è solo sul potere, che però non c’è e nemmeno sono in grado di costruire e in ogni caso il dramma sarà che anche una volta che avranno preso quel potere non sapranno che farsene”. E qui l’ex premier sembra rivolgersi all’asse governativo composto da Lega e Movimento 5 Stelle, anche perché De Mita parla di “una forma di improvvisazione”.
“Una persona che – ha detto De Mita – pur nelle sue contraddizioni, ha trasmesso il valore della speranza nella fede. Oggi, nonostante la difficoltà, lui avrebbe aiutato a recuperare quel pensiero che manca. Il mio rapporto con lui è nato per caso, ma è andato avanti per decenni e ci siamo trasmessi a vicenda valore della carità e del senso civico”.