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De Magistris: “Io contro De Luca? Vedremo, comunque contribuirò a mandarlo a casa”

Marco Grasso – “In democrazia decidono gli elettori, credo che la Lega stia interpretando una voglia di destra e di voti politici in quell’area. A Napoli le pratiche anti-Salvini sono diventate governo della città e quindi non riesco ad immaginare un amministratore del Sud che diventi della Lega: mi sembra un’antitesi dell’essere meridionali”.

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ad Avellino per partecipare al convegno “Immigrazione e integrazione sociale nelle aree rurali”, guarda con preoccupazione al fenomeno Lega. “Non possiamo fidarci di chi fino a qualche anno fa attaccava i meridionali e ora se la prende con chi ha la pelle nera. Al Sud poi mi sembra che la Lega stia caricando molti ambienti opachi”.

Poi l’attenzione del sindaco di Napoli si sofferma sulle Regionali del prossimi anno. “Io contro De Luca? Non lo so, saremo in campo e in ogni caso faremo la nostra parte per sconfiggere l’attuale Governatore”. De Magistris non chiude al Movimento Cinque Stelle ma precisa: “Guardiamo agli uomini, non ai partiti. In ogni caso bisognerà aspettare il 26 maggio per capire meglio il quadro politico complessivo. Ma non escludo che si possa riprodurre il modello Napoli, e quindi le liste civiche”.

Presso l’ex Carcere Borbonico, su iniziativa promossa dal Gal Partenio che ha messo a confronto le varie anime dell’accoglienza, dal volontariato fino alla gestione vera e propria dei processi di integrazione sociale, si sono ritrovati Maurizio Reveruzzi, coordinatore del Gal Partenio, Adele Galdo, coordinatrice dello Sprar di Torrioni e responsabile del settore Immigrazione del Consorzio Percorsi, Giuseppe Lombardi, sindaco di Petruro Irpino, Ashu Randy, mediatore culturale dello Sprar di Sant’Angelo a Scala, Carlo Mele, delegato regionale della Caritas Campania e Luca Beatrice, presidente del Gal Partenio.

Sul territorio del Gal sono presenti due CAS – Centro di Accoglienza Straordinaria, ad Ospedaletto d’Alpinolo e Mercogliano, e cinque SPRAR – Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, in territorio di Petruro Irpino, Roccabascerana, Santa Paolina, Sant’Angelo a Scala e Torrioni.

“L’accoglienza può rappresentare un’occasione di sviluppo”, precisa Beatrice. “Bisogna gestire i flussi, la vicenda degli Sprar è emblematica e dimostra come si possa fare buona integrazione, inserendo gli immigrati in settori dove serve manodopera e forza lavoro. E’ evidente che il decreto sicurezza, che ha depotenziato gli Sprar, non aiuta la buona integrazione“.

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