De Lieto (Pensionati d’Italia): “Il Governo ci deve risposte certe”

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Avellino – Assieme a sanità e questione rifiuti, quello della scuola è il grande tema su cui si concentra tutta l’attenzione dell’opinione pubblica, dei mediae della classe politica. Qui di seguito, una nota diffusa a mezzo stampa di De Lieto, Pensionati per l’Italia: “In questi giorni ricomincia l’anno scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado – ha dichiarato il Segretario Provinciale del Partito Pensionati per l’Italia, Antonio de Lieto – e un pensiero di solidarietà deve andare a tutti quegli insegnanti precari che non sono stati riconfermati per questo anno scolastico. Ma in generale – ha continuato De Lieto – si deve dar merito a tutti quegli insegnanti che, anche se riconfermati per quest’anno, operano senza la garanzia di una continuità lavorativa e entrano in classe dando il massimo per il bene dei loro alunni dimenticando per le ore di scuola la paura della disoccupazione futura. Molti insegnanti competenti e il personale Ata non di ruolo ogni anno, verso la fine di agosto, attendono la convocazione per un incarico. Tutto questo è sinonimo di stress, di tensione e preoccupazione per il futuro. Quanti insegnanti precari potranno ancora pagare il mutuo? Quanti lo potranno contrarre? E ancora che pensionato sarà un precario? Tutte domande che chi vive la situazione di precariato si fa e a cui non sa dare risposta. La speranza – ha proseguito – è che dal Governo centrale arrivino risposte adeguate pensando che il risparmio per l’amministrazione pubblica è sinonimo di disoccupazione, di giovani che non riescono a crearsi un futuro, di famiglie piene di debiti, di pensionati futuri senza una pensione decente. Facile tagliare, ma difficile è pensare a come risolvere il problema lavoro di tutti quegli insegnanti che fino a due anni fa andavano bene per far funzionare il sistema scuola e che oggi non servono più. Ma se un ragazzo di 25-30 anni può ricollocarsi in altro settore, per un insegnante precario di 45-50 che futuro c’è?”

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