Dati Svimez, Melchionna (Cisl): “Il Sud paga di più la crisi”

0
84

“Nel Mezzogiorno, del tutto integrato nelle dinamiche economiche del paese, la crisi ha picchiato forte e determinato un’estrema diminuzione del numero di occupati che porta il tasso di occupazione giovanile al 31% e la percentuale dei giovani che né lavorano né studiano oltre il 50 per cento”. Questo il commento del Segretario Generale della Cisl di Avellino Mario Melchionna al Rapporto Svimez presentato oggi. “La ripresa economica ha avuto un impatto diverso nelle due aree. Malgrado al Sud ci sia una certa ripresa industriale, il forte calo del comparto delle costruzioni ha del tutto ridotto la capacità produttiva e reso evidente l’effetto deleterio della riduzione di investimenti dovuti alle successive manovre effettuate nel corso di questi 2 anni. Il Sud sta pagando di più sia la crisi che le politiche restrittive del Governo. La domanda di beni e servizi è bloccata ed i consumi delle famiglie ristagnano. Il grave impatto dell’azzeramento degli investimenti ha determinato un disagio sociale che si manifesta, oltre che nelle nuove migrazioni dei giovani, soprattutto dei laureati, anche in una calo della natalità maggiore che nel Centro Nord ed in un invecchiamento della popolazione che è il segnale più allarmante di un protratto disagio economico sempre più strutturale che logora persino le risorse umane. Il peggioramento di tutti gli indicatori evidenzia che c’è subito bisogno di attivare gli investimenti. La regione più povera è la Campania, con un PIL pro capite di 16.372 euro. Pur essendo molto basso il numero degli occupati, si registra un aumento del numero dei disoccupati che perdono il proprio posto di lavoro a causa della crisi. preoccupante è soprattutto la situazione per i giovani, il cui tasso di occupazione non supera il 30% e a pagarne le spese sono soprattutto le donne. Tutto ciò determina la cosiddetta “fuga di cervelli”. La Svimez insiste sull’urgenza di un rafforzato stabile coordinamento tra Stato e Ragioni. Il raccordo tra istituzioni, è stato positivo per selezionare infrastrutture, ma sarà efficace se si realizzerà immediatamente il contratto istituzionale di sviluppo e si darà avvio subito alla spesa. E’ inaccettabile che si facciano solo programmi, occorre spendere subito le risorse e rimuovere qualunque ostacolo blocchi gli investimenti. Ma soprattutto è urgente che da subito il coordinamento tra Stato e Regioni finalizzi i suoi sforzi all’impiego, concludendo rapidamente le procedure attuative per il credito di imposta per l’occupazione ed implementando la nuova legge sull’apprendistato”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here