MONTEFREDANE- Il rischio che almeno in sessanta comuni della provincia di Avellino possa esserci uno stop delle lezioni per carenza di acqua finisce all’attenzione del programma a difesa dei consumatori diretto da Federico Ruffo “Mi manda Raitre”. Un inviato a Montefredane ha infatti ascoltato i sindaci di alcuni comuni dell’area, a partire da Ciro Aquino, al sindaco di Pietradefusi Nino Musto, quello di Montemiletto Massimiliano Minichiello. I sindaci hanno ribadito l’appelloal ministro Musumeci e al ministro Valditara affinché diano una mano, quello fornalizzato anche dalle delibere per il ricinoscimento dello stato di crisi. Presenti mamme e insegnanti e il dimissionario amministratore unico di Alto Calore, l’avvocato Antonio Lenzi. In diretta uno scambio di vedute tra Lenzi e il sindaco di Pietradefusi Musto proprio sul ruolo e sulla responsabilita’ di chi dovrebbe intervenire sul rifacimento delle condotte. L’amministratore unico di Alto Calore ha infatti spiegato che : “sono subentrato nella carica di amministratore unico quando la procedura concordataria era in itinere. Ho traghettato la società fino all’omologa del concordato. La omologa del concordato come e’ noto ha portato ad una falcidia della debitoria, una debitoria esponenziale nel momento in cui noi riusciamo ad adempiere il concordato. Il debito si è abbattuto, perché è stato falcidiato e quindi oggi il debito che noi dobbiamo pagare nelle tempistiche giuste dalla proposta concordataria e intorno ai 100 milioni”. Per quale motivo non sono stati fatti i lavori fino adesso? chiede Ruffo a Lenzi. “Tenga presente che i lavori riguardano da un lato il rifacimento delle condotte, le condotte sono beni demaniali. Sono i comuni che devono attendere al rifacimento, nel nostro ruolo di gestori possiamo sostituirci all’ente ai comuni e esercitare un ruolo attivo”. E Lenzi ha chiarito anche sulle manutenzioni e sui ritardi: “c’è stata nella fase antecedente al mio avvento un equivoco. Si è ritenuto che nella fase pre concordataria noi non si potessero fare le manutenzioni. C’è stata una situazione di impasse o che ha rallentato gli interventi di manutenzione sulle condotte e con il mio avvento abbiamo creato i presupposti perché ripartissero le manutenzioni. Non possiamo partecipare al Pnrr ma i Comuni oggi sono destinatari di Fondi Fsr e in questo momento sta partendo una massiccia campagna di rifacimento di tutte le condotte..Ci sono comuni che lo vogliono fare in proprio e noi faremo l’alta sorveglianza e daremo gli input tecnici”. Il sindaco Musto, che già dalla mimica facciale nel corso del collegamento aveva dissentito chiaramente da quanto stava spiegando Lenzi, a domanda specifica si e’ detto contrario a quello che ha riferito l’amministratore di Alto Calore: ” Non sono d’accordo perché noi da 18 mesi dal 2018 abbiamo progetti esecutivi. Da 18 mesi attendiamo il nulla osta da parte dell’Alto Calore e dell’ Ente Idrico Campano, di cui faccio parte anche quale consigliere e non lo abbiamo. Quindi ognuno si assumesse le proprie responsabilità”.
Crisi idrica irpina, l’allarme scuole approda su Mi Manda Raitre
