Solofra – Una piattaforma strumentale da sottoporre alla Regione Campania per rivitalizzare il comparto della concia. E’ quanto emerso dal tavolo di confronto che si è tenuto questa mattina nell’aula consiliare di Palazzo Orsini. I rappresentanti del comparto conciario e produttivo di Solofra fanno quadrato intorno al distretto industriale della città della pelle, gravemente penalizzato dalla crisi finanziaria e sociale che sta investendo l’economia mondiale.
Al vertice, promosso dall’amministrazione comunale di Solofra, dal sindaco Antonio Guarino e dall’assessorato alle Attività produttive guidato da Carmine De Vita, hanno partecipato i rappresentanti delle categorie e le associazioni del territorio dell’Irno. Portavoce per l’Unione Industriali di Avellino, Rosanna D’Archi.
“Il nostro intento – ha riferito Antonio De Vita – è quello di stabilire nel breve termine una ragnatela di rapporti con l’assessorato regionale di Andrea Cozzolino e, più a largo raggio, con l’Ente Regione. C’è la sgradevole sensazione che la crisi che sta affiggendo tutto il settore della concia rappresenti solo un problema ‘secondario’”. L’allarme lanciato da De Vita è chiaro: occorre accendere i riflettori su un momento di particolare disagio che potrebbe, di qui a breve, inasprire ancora le condizioni dei già oltre 600 lavoratori ‘a spasso’.
“Quello del Centro Eccellenza Pelli – continua De Vita – è solo l’inizio per la redazione di un progetto sovracomunale in cui tutte le Istituzioni che insistono sul territorio siano partecipi per il rilancio del settore. Comune, Provincia, Regione, associazioni di categoria: abbiamo lanciato il messaggio a questo pool di Enti per cercare di sostenere, sotto il profilo dell’innovazione, ricerca, cultura e formazione per trovare le risorse che possano favorire il nostro comparto”.
Ma le difficoltà in tal senso sono evidenti. “Il disagio più grande – sottolinea De Vita – nasce dal fatto che non tutte le istituzioni intendono seriamente il principio di collaborazione per cercare di dare risposte, immediate e meno immediate, a questa situazione di crisi. Agli operai così come alle imprese. Non è semplice: le risorse sono quelle che sono, gridare solo è sintomatico, ma alla fine serve una risposta e noi stiamo provando a darla in tutti i modi perché si trovino proposte e disponibilità concrete per il rilancio del settore produttivo ed occupazionale non solo a Solofra ma nell’intera Provincia”.
Nell’immediato, saranno sottoposte al vaglio della Regione una serie di iniziative per cercare di dare una prima concreta risposta alle aziende conciarie in ginocchio. Si valuterà, infatti, l’ipotesi di dare più ampio respiro alle risorse in materia di cassa integrazione; eventualmente, alle imprese solofrane verrà data la possibilità di ‘modulare’ i costi relativi all’inquinamento, tra i più alti d’Italia. Nella fattispecie De Vita precisa: “Tra gli 8 depuratori che insistono sul territorio campano, quello di Solofra è l’unico che garantisce i pagamenti e così sarà anche in futuro”.
Ma è importante anche il coinvolgimento della politica in questa fase cruciale del destino del settore. Ed in qualità di segretario provinciale dell’AdC che Antonio De Vita lancia l’invito a “… mettere da parte il colore politico per abbracciare tutti insieme la causa Solofra. La nostra – conclude – si è sempre contraddistinta negli anni come una cittadina di lavoratori. Vogliamo che vi sia più attenzione, al di la di ogni macchinazione istituzionale e partitica, verso una emergenza sociale ed occupazionale che potrebbe portare a serie conseguenze”.