Crisi concia – A gennaio triplicate le ore di cassa integrazione

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Amministratori, parti sociali ed imprenditori a confronto per delineare ed affrontare gli scenari relativi al comparto conciario. Il tavolo di discussione si è tenuto a Milano presso la sede dell’Unic, l’Unione Nazionale Industria Conciaria. I partecipanti al vertice hanno unitamente sottoscritto un documento per la richiesta di un tavolo di concertazione con il Governo. Queste le principali tematiche affrontate: la sospensione degli studi di settore 2008-2009, lo sblocco dei fondi giacenti presso la Stazione Sperimentale versati dalle concerie italiane per aiutarle a superare l’emergenza e l’alleggerimento degli oneri di depurazione e impatto.
Gli elementi raccolti comporranno una proposta dettagliata che sarà sottoposta all’attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero dello Sviluppo economico. Il tavolo con le organizzazioni sindacali ha seguito di qualche giorno quello tenutosi con i primi cittadini dei maggiori distretti industriali conciari italiani dello scorso 5 marzo.
Intanto anche dal distretto di Solofra arrivano segnali contrastanti sull’attività di campionatura. Alcuni operatori si ritengono parzialmente soddisfatti (pur in un quadro di palese incertezza), mentre altri lamentano come la riduzione dei budget d’acquisto sembra aver colpito anche la ‘sperimentazione stilistica’ compiuta attraverso la richiesta di differenti campioni.
In Veneto ed in Campania il ricorso alla Cig (ordinaria e straordinaria) è stato, nel primo bimestre 2009, sostanzialmente in linea con il medesimo periodo dell’anno passato, ma, se nel primo caso gennaio segna un calo e febbraio una forte crescita, per il distretto avellinese la dinamica è esattamente opposta. A gennaio le ore di cassa integrazione autorizzate risultano, invece, più che triplicate nel distretto toscano. Infine, dalle prime fiere campionarie, giungono notizie rassicuranti: le aspettative dei settori calzatura e pelletteria per la primavera in arrivo appaiono meno negative rispetto all’attuale congiuntura, mentre continuerà la fase diffusa di magra per l’imbottito americano ed europeo.

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