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Crescere nella Cittadinanza: il Convegno del Convitto “P. Colletta”

Il giorno 19 novembre, dalle ore 16:00, si è tenuto, presso la Rotonda del Convitto Nazionale di Avellino, il Convegno Il Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino: scuola di eccellenza, inclusione e cittadinanza attiva, al quale hanno partecipato gli alunni delle classi terze dei due Licei dell’Istituzione, Classico e Classico Europeo, accompagnati dai loro docenti. L’iniziativa si inserisce tra le attività promosse per l’educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, alla promozione e alla valorizzazione dei percorsi di eccellenza per l’apprendimento e per la crescita della comunità educante.

Ospite d’onore del pomeriggio è stata l’On. Paola Frassinetti, Sottosegreterario di Stato per l’Istruzione, con deleghe che spaziano dall’implementazione e dallo sviluppo dell’insegnamento dell’educazione civica all’ educazione alla salute nelle scuole, all’inclusione scolastica di alunni e studenti con disabilità, all’educazione allo sport, all’innovazione e transizione digitale. L’Onorevole, accolta dalla Dirigente dell’Ambito Territoriale di Avellino, Dott.ssa Fiorella Pagliuca, e dal Rettore del Convitto, Dirigente Scolastico, Prof. Attilio Lieto, ha assistito con molta attenzione alla proiezione di due brevi video sui percorsi di legalità e di cittadinanza attiva realizzati dall’Istituzione, grazie ai quali il Convitto ha ricevuto, a San Lorenzello, due settimane fa, dalle mani del Ministro Matteo Piantedosi, il prestigioso Premio nazionale per il 2025 “La persona al centro”. Per l’occasione è stata letta dall’alunna Enrica Barretta, della VB del Classico tradizionale, Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Avellino, anche la motivazione del premio. Emozionante l’intervento di Alessia Salvati, alunna della VA del Classico, che ha raccontato la sua esperienza scolastica da liceale e ha espresso la gratitudine al Convitto per la trasformazione e per il processo di crescita personale e di formazione culturale. “La vera eccellenza”- ha affermato l’alunna- “non è stata per me avere voti alti, ma aver scoperto tutto il mio potenziale e aver potuto esprimere il mio meglio in modo unico”. Alessia ha parlato della scuola come un viaggio di scoperta delle potenzialità, durante il quale ha compreso che eccellere non significa non sbagliare mai, ma avere la tenacia di rialzarsi e la forza di migliorare, poiché “l’eccellenza, come ha insegnato il Convitto, se resta isolata si spegne”. La formazione è dunque libertà di scelta per il futuro.

Questo è stato il perno del Convegno, su cui si è innestato il significativo intervento dell’Onorevole Frassinetti, che ha parlato della realtà convittuale italiana, che ha avuto modo di conoscere bene in questi anni. Frassinetti ha ritenuto doveroso parlare del valore della cultura classica e del Liceo Classico, una scuola “che consente a tutti di saper fare tutto in qualsiasi situazione”, che va supportata per la sua attualità e per il fatto che le lingue antiche attivano dei meccanismi cerebrali tanto quanto la matematica e la fisica. Il discorso si è poi spostato sulla dispersione scolastica, contro la quale sicuramente il Convitto di Avellino compie un lavoro costruttivo. Ammirando la bellezza della struttura che l’accoglieva, l’Onorevole ha voluto sottolineare come “l’estetica sia importante per ispirare una certa serenità e concentrazione nello studio, perché il bello non è superfluo, ma fa parte della nostra vita”. Dopo aver fatto i complimenti al Rettore per la realtà che dirige, un faro di cultura, un’ “eccellenza nazionale”, per tanti motivi, dall’attenzione alla legalità alla cura degli alunni, ha ringraziato tutti i Docenti, gli Educatori, il Personale ATA, per il modo egregio in cui svolgono il loro compito. Il Rettore ha preso al parola, ringraziando e sottolineando l’attenzione costante dell’Istituzione alle “life skills”, alle competenze psico-sociali, cognitive ed emotive fondamentali, utili ad affrontare efficacemente le sfide della vita quotidiana, a costruire relazioni positive e a districarsi tra i problemi dell’esistenza. Ha invitato a recuperare il senso della “fatica”, dell’impegno, in tutto ciò che si fa nella vita. Dopo i ringraziamenti del Rettore all’Ambito Territoriale di Avellino, che accoglie sempre con entusiasmo le iniziative delle Scuole, ha chiuso il Convegno la dott.ssa Pagliuca, che ha ringraziato l’Onorevole per la presenza in Irpinia, importantissima perché consente di sentire vicine le Istituzioni dello Stato. Pagliuca ha voluto ricordare il lavoro instancabile dei Docenti in un mondo che sta diventando estremamente fragile, che espone i ragazzi a continui pericoli; la Scuola è oggi “un presidio, un baluardo”, che dà ascolto non solo alle aspirazioni ma “ai bisogni, alle fragilità alle istanze” delle nuove generazioni, “che chiedono modelli, exempla, ai quali ispirarsi”. “La Scuola” -continua Pagliuca- “diventa così l’extrema ratio, nella quale trovare punti di riferimento valoriali”. Per questo i Docenti devono essere all’altezza di questa sfida, per poter davvero sostenere gli alunni che hanno di fronte, per poter concretamente apporre un signum nella storia delle persone che hanno di fronte, per lasciare una traccia, sempre. Pagliuca conclude con una frase molto significativa, che invita alla riflessione: “è tra i banchi di scuola che inizia la biografia di ognuno di noi […] Avere la speranza di un mondo migliore significa anzitutto dire a se stessi devo fare la mia parte, sempre, con attivismo, con impegno […] Il merito è fare ogni giorno la propria parte”, in un mondo in cui ognuno deve avere uno spazio, proprio come accade nel Convitto, dove la fiducia nell’altro è alla base di tutto.

Il Convitto Nazionale di Avellino è un po’ una sintesi di tutto questo: humanitas, che significa impegno, serietà, studio, ma anche serenità, la serenità che si legge nei volti dei giovani che hanno oggi accolto gli ospiti del Convegno.

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