Avellino – La prima sconfitta in casa rimediata lunedì sera davanti ai circa 2000 spettatori presenti al Partenio – Adriano Lombardi e ai numerosissimi tifosi presenti davanti agli schermi televisivi, ha rimesso inevitabilmente in gioco la credibilità della squadra, da molti considerata non da vertice, e di conseguenza la fiducia nel tecnico alla guida dei biancoverdi, Sasà Marra.
C’è molta delusione tra i tifosi e serpeggia il malcontento proprio nei confronti dello stesso Marra, invitato da più parti a fare un passo indietro. Non è sicuramente una ‘caccia alle streghe’, ma nel calcio, si sa, le cose funzionano in questo modo. E a pagare, molto spesso, è sempre l’allenatore.
Di questo parere il Club ‘Lioni Biancoverde’, uno dei più attivi e tra i pochi reduci della tifoseria della provincia di una volta: “Basta, Marra deve andar via. Avevamo già visto i pericoliper la nostra squadra […] composta sì da bravi giocatori, ma da un condottiero che non esprime qualità per guidare questa corazzata alla vittoria del campionato. Noi di Lioni abbiamo preparato una vera e propria protesta contro la società e lo faremo in maniera molto forte. Non è possibile andare avanti con un uomo che non ha un significato su quella panchina. Gli errori sono visibili a tutti […] lunedì ha ancora una volta sbagliato formazione, cambi e per lo più non sa leggere la partita. Chiediamo l’esonero di Marra. Subito […] Siamo rimasti in pochi a seguire questa società, ma vogliamo che voi non perdiate anche noi. Chiediamo a Marra di lasciare la squadra di sua spontanea volontà”.
Parole dure, che esprimono il malcontento diffuso anche in alta irpinia, soprattutto dopo la scialba prova di lunedì sera.
Probabilmente, visto che la società non si è ancora espressa in merito, sarà fondamentale la gara di Campobasso. O si vince, o si cambia.
Ma si badi bene, è solo una sensazione. La cosa sicura è l’importanza della prossima partita, dove l’Avellino cerca la prima vittoria esterna. Non sono casuali le dichiarazioni di Scandurra: “Con l’Aversa Normanna abbiamo perso tre punti pesanti. Ora la vetta è a dieci lunghezze da noi, con molte squadre per mezzo. Ma tutto è ancora in gioco, quello di lunedì è stato solo uno scivolone. E a Campobasso sarà sicuramente una gara fondamentale. Secondo me non è il momento di fare cambiamenti. Il gruppo è coeso e pensa a fare bene. Bisogna lavorare e stare sempre concentrati”.