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Controllo elettronico per richiedenti asilo: Rete Soma boccia la proposta di Morano

La nota della Rete Soma in merito alle posizioni espresse dal leader del Centrodestra cittadino Morano.

Apprendiamo oggi dalla stampa che secondo Sabino Morano, leader del centrodestra cittadino e parte del “fronte del cambiamento”, è necessario introdurre un controllo elettronico per i richiedenti asilo. Una schedatura basata sul pregiudizio secondo il quale è possibile additare ad un particolare gruppo etnico, o all’essere stranieri, un’innata volontà di delinquere. Questo senza interrogarsi sul fatto che la criminalità, nei nostri quartieri come altrove, è frutto non di una particolare predisposizione genetica ma della povertà, dell’emarginazione, dell’esclusione sociale, della mancanza di prospettive. Temi, questi, che meriterebbero ben altra attenzione e ben altri interventi.

Ricordiamo a Sabino Morano che i richiedenti asilo fuggono da Paesi in guerra, che i migranti che viaggiano in cerca della felicità sono simili a tanti avellinesi che fanno lo stesso, ogni anno sempre di più.

Ricordiamo a Sabino Morano che le convenzioni internazionali stabiliscono l’accoglienza e il rispetto dei richiedenti asilo mentre la Costituzione impone il pari trattamento per diritti e doveri a prescindere da differenze di genere, etnia, religione.

Se esiste un sistema accoglienza che non funziona è perchè ci sono ancora troppi CAS gestiti come imprese e pochi comuni che adottano il sistema SPRAR e l’accoglienza diffusa nella nostra provincia. Ci sono ancora troppe persone che speculano sui migranti senza fare corsi di lingua, percorsi di inclusione e integrazione, approfittandosi della loro situazione di marginalità.

Perchè per la città di Avellino non si comincia a proporre la trasformazione dei CAS in tanti sprar e nel rilancio dell’accoglienza diffusa? Perchè non si cominciano a denunciare “imprenditori” e criminalità per i guadagni costruiti sulle spalle dei migranti? Perchè non si richiedono maggiori controlli sanitari, fiscali e di controllo sulle iniziative che andrebbero svolte in tutti i centri di accoglienza?

Sabato alle 20:00, insieme ad altre realtà cittadine, ci vedremo con una #magliettarossa per il corso, davanti la chiesa del Rosario, per fermare questa emorragia di umanità in un Paese che vuole tornare a schedare e perseguire gruppi di persone sulla base di pregiudizi etnici e razziali.

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